PHILIP LARKIN
MATTINO INFINE: LÀ NELLA NEVE
Mattino infine: là nella neve le tue
lievi impronte d'arrivo e di ritorno.
Null'altro ci ha lasciato la notte di visibile,
non la candela, il vino bevuto a metà,
né il tocco della gioia; soltanto questo segno
della tua vita che alla mia cammina.
Finché la pioggia le cancelli, e resti
la verità cui ci svegliò il mattino;
felicità o dolore non sappiamo.
1° febbraio 1976
(Morning at last: there in the snow, da Collected Poems, 1988 - Traduzione di Silvio Raffo)
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Una donna che arriva nella casa del poeta ad Hull per passarvi la notte e poi se ne va – una delle tre: nel 1976 Philip Larkin, intratteneva contemporaneamente relazioni con la compagna ufficiale Monica, l’ex compagna Maeve e la segretaria Betty! Le sue impronte nella neve sono l’unico vero segno del passaggio, effimero come il fluire del giorno, incerto come il suo divenire.
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HARALD SOHLBERG, “STORGATEN
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LA FRASE DEL GIORNO
Il nostro quasi-istinto quasi-vero: / ciò che resterà di noi è l’amore.
PHILIP LARKIN, The Whitsun Weddings
Philip Larkin (Coventry, 9 agosto 1922 – Londra, 2 dicembre 1985), scrittore, poeta e critico musicale britannico. Esordì con Il meno ingannato nel 1955 rivelandosi poeta lirico moderno, esponente del cosiddetto Movement. Le sue poesie hanno un linguaggio diretto, colloquiale, senza oscurità, stile misurato e rifiuto del sentimentalismo.
Complimenti al poeta! Altro che impronte sulla neve...
RispondiElimina"un bel volpino"
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