VIVIAN LAMARQUE
IL SIGNORE SOGNATO
Splendidissima era la vita accanto a lui sognata.
Nel sogno tra tutte prediletta la chiamava.
E nella realtà?
La realtà non c’era, era abdicata.
Splendidissima regnava la vita immaginata.
(da Il signore d’oro, Crocetti, 1986)
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Vivian Lamarque è stata etichettata spesso come la “poetessa-bambina” per quello stile personalissimo che fa della semplicità la sua cifra, imitando la grazia e la tenerezza della pronuncia infantile e talora addentrandosi nel gusto della filastrocca, affidandosi allo stupore incantato, alla dolcezza fiabesca. Ma, al di sotto della patina stilistica, c’è ben altro, c’è la profondità dell’analisi junghiana, c’è la necessità di dire il dolore, l’amore, i sentimenti o, come in questo caso, il sogno, l’immaginazione che infine non si rivela altro che un mezzo per colmare la solitudine, l’assenza.
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JACK VETTRIANO, THE SINGING BUTLER
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LA FRASE DEL GIORNO
La notte scende, / siamo lontani / di cuscini / ma di anime / siamo vicini.
VIVIAN LAMARQUE
Vivian Comba Provera Pellegrinelli Lamarque (Tesero, 19 aprile 1946) è una scrittrice, poetessa e traduttrice italiana dal francese. Di origini valdesi, ha insegnato italiano agli stranieri e nei licei. Ha ottenuto il Premio Viareggio, il Premio Montale, il Pen Club e, per le fiabe, il Premio Rodari e il Premio Andersen.
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