SOHRAB SEPEHRI
NAÏF
Il cielo - più azzurro.
L’acqua - più azzurra.
Io sotto il portico, Ra’na vicino alla fontana.
Ra’na lava i panni.
Cadono le foglie.
A mia madre che dice: “come è triste questo tempo”,
rispondo che la vita è una mela da mordere tutta intera,
con la buccia.
La vicina siede alla finestra con l’uncinetto e canta.
Io leggo i Veda e ogni tanto abbozzo un uccello, una nuvola, un sasso.
Sole senza macchie,
sono ritornati gli storni.
I nasturzi stan fiorendo.
Spacco una melagrana e ne libero i chicchi.
Penso che sarebbe bello se anche i semi del cuore degli uomini si vedessero!
Una goccia di succo di melagrana nell’occhio mi fa piangere:
ride mia madre e Ra’na pure.
(Traduzione di Chiara Riccarand)
.
Naïf, ovvero ingenuo, come la corrente artistica dalla pittura spontanea e dai colori vivaci: il poeta iraniano Sohrab Sepehri suggerisce sin dal titolo la chiave di lettura di questi versi che rappresentano una scena autunnale in cui si muovono pochi personaggi. Il titolo assume su di sé la funzione di dare alla realtà un’interpretazione favolistica.
.
YANA RANEVSKA, “STILL LIFE WITH POMEGRANATE”
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
I poeti sono gli eredi dell’Acqua, della Saggezza e della Luce.
SOHRAB SEPEHRI
Nessun commento:
Posta un commento