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venerdì 21 novembre 2014

Anche la poesia

 

RABINDRANATH TAGORE

L’EDERA SI ESPANDE

L’edera si espande:
non sa contenere
la bellezza delle foglie.
Così anche la poesia,
quasi avesse rubato al cielo
le lettere per scrivere.

(da Scintille, Tea, 1995 - Traduzione di Marino Rigon)

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Il poeta indiano Rabindranath Tagore, Premio Nobel 1913, considerava la bellezza come espressione principale della divina beatitudine: non deve meravigliare l’analogia tra l’esuberante manifestazione della bellezza e l’urgenza della poesia di prorompere, non è altro che la voce di quella beatitudine che si manifesta.

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Ivy

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LA FRASE DEL GIORNO
Dio dispone di pochi di noi a cui sussurrare nell’orecchio / Gli altri possono ragionare e salutare;  i musicisti sanno.
ROBERT BROWNING, Abt Vogler




Rabindranath Tagore, nome anglicizzato di Rabíndranáth Thákhur (Calcutta, 7 maggio 1861 – Santiniketan, 7 agosto 1941), poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo bengalese. Insignito del Nobel nel 1913 “per la profonda sensibilità, la freschezza e la bellezza dei versi con i quali, con consumata capacità, ha reso il proprio pensiero poetico, espresso in inglese con parole proprie, parte della letteratura occidentale”.


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