BILLY COLLINS
IL FUTURO
e ci vorranno molto giorni e molte notti –
mi piace pensare che ci saranno altri in attesa
e che vorranno perfino sapere com’era.
E così mi abbandonerò al ricordo di un cielo particolare
o di una donna con un accappatoio bianco
o della volta in cui ho visto uno stretto molto angusto
dove si era svolta una famosa battaglia navale.
Poi squadernerò su un tavolo
una grande mappa del mio mondo
e spiegherò al popolo del futuro
dagli abiti sbiaditi com’era –
come le montagne si alzavano tra le valli
e questa era detta geografia,
come le navi cariche di merci percorrevano i fiumi
e questo era detto commercio,
come il popolo di questa zona rosa
si spostava in questa zona verde chiaro
e come incendiava e uccideva chiunque trovasse
e questa era detta storia –
e loro ascolteranno, con lo sguardo gentile e in silenzio,
mentre altri arriveranno a unirsi al cerchio,
come onde che non si allontanano,
ma si muovono verso un sasso lanciato in uno stagno.
(The Future, da Balistica, Fazi, 2011 – Traduzione di Franco Nasi)
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È una poesia sul futuro questa di Billy Collins – quasi una scena fantascientifica in cui un visitatore con la macchina del tempo arriva in un ignoto domani -ma tratta in realtà della conoscenza e della memoria storica, della diffusione del sapere umano e della sua conservazione. E la poesia, come considera Collins, è uno strumento principe della conoscenza, visto che “gli scrittori di romanzi sbirciano dentro le finestre altrui, il poeta guarda fuori dalla propria finestra e registra come vede il mondo”.
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.IMMAGINE © AYAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Non si legge poesia per scoprire qualcosa dell’autore, ma si legge poesia per scoprire qualcosa di se stessi.
BILLY COLLINS
LA FRASE DEL GIORNO
Non si legge poesia per scoprire qualcosa dell’autore, ma si legge poesia per scoprire qualcosa di se stessi.
BILLY COLLINS
Il futuro sempre necessario al presente…
RispondiEliminaCiao!
Bello anche l'aforisma, vero!
quello che siamo e faciamo adesso è cronaca, quello per cui saremo ricordati è la nostra storia.
RispondiEliminaun caro saluto
Francesco
E soprattutto bisogna fare tesoro degli errori compiuti per non ripeterli.
RispondiEliminaL'aforisma è pura verità, Rosanna
Una visione ben raccontata. Però quelli che ascoltano in silenzio e dolcemente non sono uomini, ma macchine dell'ospedale psichiatrico tutto per l'ultimo uomo ( un poeta, ovviamente...)
RispondiEliminai poeti, i visionari sono un po' matti in effetti
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