IZET SARAJLIĆ
LA CRISI DELLA POESIA D’AMORE
Avendo paura
di essere definiti fuori moda
i giovani non scrivono più
poesie d’amore.
Noi vecchi
dovremo
scriverle
per loro.
Non sarà la prima volta
che il ruolo di Cristiano
viene affidato a Cirano.
1987 – 1989
(Traduzione di Sinan Gudžević e Raffaella Marzano)
.
“Mi dispiace vedere che la poesia ha perso il posto che una volta occupava nella vita delle persone. I poeti sono in parte responsabili di questo, ma lo spirito del tempo è altrettanto da biasimare”: così rispondeva all’UNESCO Courier nel 1998 il poeta e filosofo bosniaco Izet Sarajlić. E se la poesia non è più lo strumento principale per esprimere le proprie emozioni, allora l’aridità si impossessa di quelle vite: saranno i cultori della poesia, come sacerdoti di un antico rito a tramandarne la bellezza, a surrogare chi non è più in grado di crearla. Ancora una volta Cristiano dovrà chiedere a Cirano di scrivergli la sua poesia d’amore per Rossana.
.
FOTOGRAFIA © DESKTOP AS
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
I critici di poesia sono come i vecchi. / Anche se sanno tutto dell’amore / Non possono fare l’amore.
IZET SARAILIĆ, Neko je zvonio
Veramente, tutti, giovani, vecchi e di mezza età, scrivono poesie, pubblicano libri di poesia, partecipano a concorsi di poesie. Non le legge nessuno; pochi intimi che fingono di apprezzarle.
RispondiEliminaViva i poeti della domenica! ( io ne faccio parte...)
ci sono solo poeti, Paolo, ognuno con il suo stile...
RispondiElimina