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giovedì 11 settembre 2014

Gli alberi di città

 

JAIME SABINES

GLI ALBERI ONDEGGIANO

Gli alberi ondeggiano nella pioggia
così armoniosi
che ti fanno desiderare di essere albero.
Sotto i tuoni,
trafitti dal vento
gli alberi assomigliano a ragazze addormentatesi in piedi
cui il sogno d’amore agita frenetico la testa.

Gli alberi di città, così slanciati e solitari,
circondati da case e fili,
esultano sotto la pioggia verso l’alto
e sono la nuvola stessa e il cielo.

Gli alberi piovono stasera
e tutto il quartiere li contempla.

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Il poeta messicano Jaime Sabines trova poesia nell’eleganza degli alberi di città, spesso sacrificati all’architettura cittadina ma proprio per questo preziosi, per la loro esiguità. Li osserva nella pioggia e si trasformano in un dipinto impressionista, sembrano quasi danzare, diventare gioiosi protagonisti sospesi tra il cielo e la terra.

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Zach Ladner Brussels in the Rain

ZACH LADNER, “BRUSSELS IN THE RAIN”

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LA FRASE DEL GIORNO
Non è nei vasti campi o nei grandi giardini che vedo giungere la primavera. È nei rari alberi di una piccola piazza della città. Lì il verde spicca come un dono ed è allegro come una dolce tristezza.
FERNANDO PESSOA, Il libro dell’inquietudine




Jaime Sabines Gutiérrez (Tuxtla Gutiérrez, 25 marzo 1926 – Città del Messico, 19 marzo 1999),  poeta e politico messicano. Noto come “cecchino della letteratura”, la sua poesia tendeva a trasformare la letteratura in realtà. I suoi scritti si basavano sulla sua presenza in vari luoghi quotidiani.



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