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sabato 2 agosto 2014

Ma si vive

 

ROQUE DALTON

EPPURE, AMORE

Eppure, amore, attraverso le lacrime,
sapevo che infine sarei rimasto
nudo sulla riva delle risate.

Qui,
oggi,
dico:
ricorderò sempre la tua nudità nelle mie mani,
il tuo piacevole profumo di sandalo
inchiodato al sole del mattino;
il tuo riso di ragazza,
o di ruscello,
o di uccello;
le tue mani affusolate e amanti
come un giglio che ha tradito i suoi vecchi colori;
la tua voce,
i tuoi occhi,
quello di comprensibile in te che nei miei passi
pensavo di sostenere con le parole.

Ma non ci sarà più tempo per piangere.

È finita
l’ora della cenere per il mio cuore.

Fa freddo senza di te,
ma si vive.

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Una poesia tristissima questa del poeta, giornalista e rivoluzionario salvadoregno Roque Dalton: però è una poesia piena di realismo, con la presa di coscienza che comunque, anche dopo la fine di un amore si deve continuare a vivere. Farà freddo, si sentirà il vuoto dentro il cuore, sarà come se ci avessero strappato un pezzetto di cuore, un pezzetto di anima, un pezzetto di noi, ma riprenderemo il cammino, un passo dopo l’altro, vivendo.

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IMMAGINE © DC ART

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LA FRASE DEL GIORNO
L’inferno è non amare più.
GEORGES BERNANOS, Diari di un curato di campagna




Roque Dalton García (San Salvador, 14 maggio 1935 – Quezaltepeque, 10 maggio 1975), poeta, giornalista e rivoluzionario salvadoregno. La sua poesia rientra nel filone nazional-popolare: ricorrenti sono i temi del suo Paese, della giustizia e della libertà, dell'amore e della passione, ma talora l'autore si fa intimo e biografico. Lo stile oscilla fra delicatezza e rudezza, è spesso ironico e autoironico.


2 commenti:

  1. ..l'ora della cenere nel mio cuore...che bella immagine evocativa.

    ciaoo Vania:)

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  2. esatto, terra bruciata... fa male, ma bisogna proseguire

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