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giovedì 10 luglio 2014

Indirettamente

 

MANUEL JOSÉ ARCE

EPIGRAMMA XIX (PER FEDRA)

Senza sapere che di Lesbo praticavi
i bizzarri rituali,
un giorno grigio, inavvertitamente,
posi un bacio sulle tue labbra.

Oggi sorrido per la strada e mi domando
- dietro quel disincanto –:
non provano nulla al vedermi le tue amiche,
che indirettamente ho baciato?

(da XXVII Epigrammi erotici in omaggio a Marziale, 1964)

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Questo epigramma - politicamente scorretto certo, come lo sono tutti gli epigrammi ben riusciti - del poeta guatemalteco Manuel José Arce mi ha richiamato alla memoria due aforismi celebri. Uno è nei Detti e contradetti di Karl Kraus: “La donna ama uno per tutti, l'uomo tutte per una”. L’altro viene da L’occhiale indiscreto di Ennio Flaiano: “L'uomo, confrontato alla donna, è essenzialmente un inseguitore di fantasmi”. Ecco, quell’uomo che insegue le amanti di Fedra come graziosi spettri d’amore è la sintesi di questi due aforismi.

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PIERRE-AUGUSTE RENOIR, “DEUX BAIGNEUSES”

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LA FRASE DEL GIORNO
Una donna può dedicarsi alle donne perché l'uomo l'ha delusa, ma talvolta l'uomo la delude perché essa cercava in lui una donna.
SIMONE DE BEAUVOIR, Il secondo sesso




Manuel José Leonardo Arce Leal (Città del Guatemala, 13 maggio 1935 - Albi, Francia, 22 settembre 1985), poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista guatemalteco. Negli Anni '80 dovette rifugiarsi in esilio in Francia per sfuggire alle minacce del regime di Lucas García.


2 commenti:

  1. Sono contenta di trovare spesso poesie di autori ispanofoni, che di solito sono un po' trascurati perché meno famosi di altri.
    Una bella divulgazione!

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