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lunedì 30 giugno 2014

Tutto ti prendi tu, tutto

 

PABLO NERUDA

PERCHÉ TU POSSA ASCOLTARMI…

Perché tu possa ascoltarmi le mie parole
si fanno sottili, a volte,
come impronte di gabbiani sulla spiaggia.

Collana, sonaglio ebbro
per le tue mani dolci come l'uva.

E le vedo ormai lontane le mie parole.
Più che mie sono tue.
Come edera crescono aggrappate al mio dolore antico.

Così si aggrappano alle pareti umide.
È tua la colpa di questo gioco cruento.

Stanno fuggendo dalla mia buia tana.
Tutto lo riempi tu, tutto lo riempi.

Prima di te hanno popolato la solitudine che occupi,
e più di te sono abituate alla mia tristezza.

Ora voglio che dicano ciò che io voglio dirti
perché tu le ascolti come voglio essere ascoltato.

Il vento dell'angoscia può ancora travolgerle.
Tempeste di sogni possono talora abbatterle.
Puoi sentire altre voci nella mia voce dolente.
Pianto di antiche bocche, sangue di antiche suppliche.
Amami, compagna. Non mi lasciare. Seguimi.
Seguimi, compagna, su quest'onda di angoscia.

Ma del tuo amore si vanno tingendo le mie parole.
Tutto ti prendi tu, tutto.

E io le intreccio tutte in una collana infinita
per le tue mani bianche, dolci come l'uva.

(da Venti poesie d'amore e una canzone disperata, 1924)

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L’amore che vince tutto e tutto riempie, come un liquido che intride di sé la spugna della poesia di Pablo Neruda e ne trae parole che, più che narrare quell’amore, sono quell’amore. Ed è un amore universale perché non rivolto ad una sola donna, ma risultato della summa di ogni amore, così le parole del Premio Nobel cileno sono parole che ogni innamorato può rivolgere alla sua amata.

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JACK VETTRIANO, “NO SAFETY IN SUNSHINE”

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LA FRASE DEL GIORNO
Il mio amore ha due vite per amarti. / Per questo t'amo quando non t'amo / e per questo t'amo quando t'amo.
PABLO NERUDA, Venti poesie d’amore e una canzone disperata




Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto (Parral, 12 luglio 1904 – Santiago del Cile, 23 settembre 1973), poeta, diplomatico e politico cileno, è considerato una delle più importanti figure della letteratura latino-americana del Novecento. Fu insignito del Premio Nobel nel 1971.

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