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martedì 10 giugno 2014

Luca Canali

 

Domenica scorsa è morto a Roma, dove era nato nel 1925 il grande latinista Luca Canali, saggista, polemista, storico e traduttore di Catullo, Lucrezio, Lucano e Virgilio. Canali era anche poeta e nei suoi versi – una buona produzione da Un'altra stagione (1959) a La deriva (1979), da Il naufragio (1983) al recentissimo Anticlimax (2014) – sperimentava stili diversi spaziando dall’eros alla guerra, dalla solitudine alla nevrosi e alla depressione che caratterizzarono gran parte della sua vita.

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Canali

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RINASCITA

Dimesso il pensiero
d’un addio alla vita, ho voglia
di giocare anch’io nel bene
e nel male la mia esistenziale
partita, di guardare sereno
da una soglia.

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DOMITILLA

Un’ombra di
smarrimento e di resa velava
i tuoi occhi mentre
mi cavalcavi selvaggia
e maliosa,
ma solo in apparenza
vittoriosa. La gloria
di donarti e di essere tu soprattutto
ad amare era
in realtà la tua vera
vittoria.

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BILICO

Ogni mio verso è un furto
vitale alla mortale
quotidianità dell’agguato
- aggressione in potenza, passo
felpato - d’un esorcizzato
massacro.

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LA FRASE DEL GIORNO
Vi assolvo, fraterne canaglie, / in nome della vita, e inseguo tra le rughe / dei vostri cipigli il sembiante / dei fanciulli che foste – che fummo – in violenta / innocenza di affetti.
LUCA CANALI, Deliri




Luca Canali (Roma, 3 settembre 1925 – Roma, 8 giugno 2014), poeta, scrittore e latinista italiano. Traduttore di Catullo, Lucrezio, Lucano e Virgilio, nei suoi versi sperimentò stili diversi spaziando dall’eros alla guerra, dalla solitudine alla nevrosi e alla depressione che caratterizzarono gran parte della sua vita.


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