Pagine

giovedì 1 maggio 2014

Maggio: due poesie

 

Maggio: la primavera copiosa e giubilante riversa a piene mani il suo verde sotto il sole, lo trapunge di papaveri rossi e fiordalisi, lascia nell’aria una nevicata di semi di pioppi. Il poeta spagnolo José María Valverde descrive una sera di maggio che parla all’anima, la poetessa milanese Antonia Pozzi si lascia stregare lungo un canale dalle foglie azzurre degli eucalipti.


springtimeredpoppies

PETER ELLENSHAW, “SPRINGTIME, RED POPPIES”



JOSÉ MARÍA VALVERDE

SERA DI PRIMAVERA, I

Queste sere, Signore, son tutte tue, per certo,
ordite della tua sostanza, della tua carne dorata.
È primavera, ma ignoro se aprile o maggio;
si scorda il transito del tempo, morte lenta,
come bocca insaziata. Così sarà l'eterno,
l'uguale di questa sera, copiosa, giubilante,
che non s'aliena in cerca di perfezione, immota.
E tanta in queste ore eternità si stempera,
che non so dei miei anni. Forse sono il fanciullo
cui primavera d'augurii feriva,
forse un uomo io sono con il mondo nel petto,
o un vecchio stanco, che contempla la vita
come un frutto rotondo, sollecito all'appello del suolo.
E il mondo è una candida comunione delle terre,
lo spazio si cancella, ferita rimarginata,
fatto lieve canzone, lume degli orizzonti.
Sento stendersi intorno pianure, come cori
che intonano un'identica nota senza varianti:
la luce del sole, che affratella i monti e le valli
solo in una presenza, fatta musica d'anima.
È come sempre. Come ieri, come domani.

(Traduzione di Oreste Macrì)

.

.

.

.

ANTONIA POZZI

GLI EUCALIPTI

Alti gli eucalipti lungo l'argine
effusi al piede
in uno sgorgo acceso di papaveri –
Crepitano le foglie péndule
nel vento –
qualcuna cade
imbiancata
dalla calura –
lungo il canale profondo naviga –
piccola falce –
come la prima luna
nell'aria oscura –

16 maggio 1933

(da Parole, 1939)

.

.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Io mi sentivo libera e leggera / come quei fiocchi bianchi di pelurie / che si sprigionano dai pioppi, in maggio / e cercan l'alto come delle preci.
ANTONIA POZZI, Parole




jose_maria_valverdeJosé María Valverde Pacheco (Valencia de Alcántara, 26 gennaio 1926 – Barcellona, 6 giugno 1996), poeta, linguista, traduttore, saggista e critico letterario spagnolo. Lettore di spagnolo dell'Università di Roma nel 1949, fu poi professore di estetica all'Università di Barcellona e di Letteratura spagnola all'Università della Virginia, e a Trent, In Canada


Antonia Pozzi (Milano, 13 febbraio 1912 – 3 dicembre 1938), poetessa italiana. Laureatasi in Filologia con una tesi su Flaubert, si tolse la vita dopo una contrastata storia d’amore. Il suo diario poetico Parole fu pubblicato postumo, nel 1939: composto a partire dai diciassette anni, riflette un'amara e inquieta sensibilità in cui si avverte l'influsso della lirica di Rilke.



2 commenti:

  1. ..amabili entrambe..come amabile il mese di maggio.

    ciaoo Vania:)

    RispondiElimina
  2. un bel mese, non ancora caldissimo, solare, colorato

    RispondiElimina