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mercoledì 16 aprile 2014

Come due specchi

 

MARGHERITA GUIDACCI

LASCIA SIA IL VENTO

Lascia sia il vento a completar le parole
che la tua voce non sa articolare.
Non ci occorrono più le parole.
Siamo entrambi il medesimo silenzio.
Come due specchi, svuotati d’ogni immagine,
che l'uno all'altro rendono
un semplice raggio. E ci basta.

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Il non detto può uccidere un amore o un’amicizia o almeno incrinarli. Oppure può, al contrario, essere il risultato di un’intimità e di un’intesa così perfetta da non avere bisogno di parole. La poetessa fiorentina Margherita Guidacci è evidentemente incappata in questo secondo tipo di rapporto, capace di dare un senso anche ai silenzi, di dare espressione al non detto.

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Erwitt

ELLIOT ERWITT, “CALIFORNIA KISS, 1955”

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LA FRASE DEL GIORNO
Quando si sta bene insieme non si ha nessun bisogno di mentirsi, di rassicurarsi. Direi, anzi, che la gioia la si riconosce dal silenzio. Quando la comunione è vera e intera, senza infingimenti, solo il silenzio può esprimerla.
ROMAIN GARY, Cocco mio




Margherita Guidacci (Firenze, 25 aprile 1921 – Roma, 19 giugno 1992), poetessa e traduttrice italiana. Dopo la crisi del suo matrimonio, negli Anni’60, superò un decennio di grave sofferenza psichica che culminò nel ricovero in una clinica neurologica. Tra i poeti da lei tradotti John Donne, Emily Dickinson, T.S. Eliot ed Elizabeth Bishop.


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