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mercoledì 26 febbraio 2014

Un’altra vista

 

EVGENIJ EVTUŠENKO

NO, L’ISTRUZIONE

No, l’istruzione
                       non è nella lettura dei giornali
e neppure nei libri
                            che hanno vinto il tempo.
È proprio degli occhi
                              fermarsi sui caratteri stampati,
ma un’altra vista c’è,
                                quella interiore.
E forse non vi spaventa
che,
        quale esperta puttana,
della falsa istruzione degli occhi vada fiero
l’analfabetismo sfrontato dello spirito?

(da Il vento del domani, 1978 - Traduzione di Evelina Pascucci)

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Risale agli Anni Settanta questa poesia di Evgenij Evtušenko, eppure il poeta russo sembra - con la visionarietà tipica dei poeti - avere precorso questa società dell’immagine e della notizia veicolata in tempo reale attraverso internet e i social media. È un invito, anche un po’ sentenzioso e moralistico, a considerare quello che si legge e si vede, a tenere sempre acceso e vigile quel sesto senso, quel terzo occhio che ci fa riconoscere la verità, a non lasciarci abbindolare dagli scritti travisati dal potere, che siano l’ultima bufala di Facebook o le parole con cui ci blandisce il politico di turno.

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431525

A.G. VAUGHAN, “TROMPE L’OEIL OF NEWSPAPERS, BANKNOTES, PLAYNG CARDS, ENVELOPES AND PRINTS”

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LA FRASE DEL GIORNO
L’onestà senza il sapere è debole e inutile, mentre il sapere senza l’onestà è pericoloso e terribile.
SAMUEL JOHNSON, Rasselas




Evgenij Aleksandrovič Evtušenko, nato Gangnus (Zima, 18 luglio 1932) poeta e romanziere russo. Tra i poeti più significativi della generazione successiva alla morte di Stalin, ha unito nella sua opera la rivendicazione della libertà di espressione e la denuncia del perdurare, oltre la scomparsa del dittatore, dello stalinismo.


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