NIKIFÒROS VRETTÀKOS
ACHEO CONTEMPORANEO
Meglio aver vissuto ai tempi di Troia.
Potevo fare allora qualcosa di più, chissà,
invece di questa paralisi e incertezza
e questa paura ogni giorno, queste traversie
nell'ultima metà del ventesimo secolo.
Forse allora con una cetra, traversando di corsa
su e giù l'accampamento, avrei cantato
carmi epici, per infondere coraggio ai Greci,
forse avrei potuto dar consigli ad Achille,
far finire prima la guerra e certo
con esempi più nobili e generosi,
senza cavalli di legno, senza gli inganni
degradanti per gli eroi e soprattutto senza
quell'incendio e quella spada
che annientarono Ilio. Allora forse
non sarebbero periti Ettore e altri numerosi,
belli come i Greci.
Forse
poi avrebbe preso anche me Ulisse,
uno in più tra i suoi compagni,
per dieci anni o anche oltre, – che importa?
una mia Itaca io non l'avevo – e forse gli dèi
non adirati, ma benevoli ci avrebbero
mantenuto propizio il tempo per la nave.
Meglio aver vissuto ai tempi di Troia,
e non ora, quando fuggendo lontano dalla patria
(ma Troia non è caduta, le nostre bandiere
ormai lacere, ed Elena
abbandonata alle nostre spalle) vado errando
da trent'anni, di qua e di là nei paesi degli amici,
senza Itaca, senza fede, senza compagni.
1974
(Traduzione di Gilda Tentorio)
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Ci è capitato in sorte questo tempo e in esso ci tocca vivere. Il poeta greco Nikifòros Vrettàkos si domanda per pura ipotesi se l’epoca in cui vive è migliore di altre, in particolare – lui spartano di nascita – di un secolo remoto come quello della guerra di Troia, databile ormai a più di tre millenni fa. Vrettàkos, esule dal 1967 al 1974 in Svizzera e in Italia per sfuggire la dittatura militare nel suo paese, conclude amaro che tutto sommato era meglio allora: e vive in questo tempo come un Acheo estrapolato da quell’epoca.
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FOTOGRAMMA DAL FILM “ELENA DI TROIA”, 1956 © WARNER BROS
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LA FRASE DEL GIORNO
E sento / d'essere nato troppo tardi… Meglio / vivere al tempo sacro del risveglio, / che al tempo nostro mite e sonnolento.
GUIDO GOZZANO, I colloqui
Nikifòros Vrettàkos (Krokeès, 1° gennaio 1912 – Plumitsa, 4 agosto 1991), scrittore e poeta greco. Partito per Atene alla scoperta del mondo, ne fu deluso. Prese parte in prima linea alla Seconda guerra mondiale e alla resistenza. Espulso dal Partito Comunista per il suo umanesimo di pace, visse in esilio la dittatura dei colonnelli.
Semplicemente straordinaria. Non so quante volte questo pensiero ha attraversato anche la mia mente. E' come se avessi nostalgia di un'epoca che non è la mia...
RispondiEliminaCapita spesso di sognare di poter rivivere in un'altra epoca o dimensione...
RispondiEliminaCapisco l'autore e la sua bramosia..
Ognuno sceglie il proprio tempo!
:::)))
Verissimo, io sarei stato a meraviglia nell'Ottocento
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