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domenica 5 gennaio 2014

Turbini di crepuscoli

 

SERAFINA NÚÑEZ

MADRIGALE PER UN’ANTICA VOCE

A Ramón Gainza, amico

Quando la tua voce si perderà nelle svelte
volubilità dell’aria,
e formerà turbini di crepuscoli o di ori ardenti,
se ancora ascolterò,
se ancora i suoni commuoveranno l’anima,
ricorderò le tue dolci servitù,
le tue sterili solitudini
e il destino delle parole pronunciate.
Come se guardassi un medaglione
dove vive nascosto il tuo ritratto.

Giugno 1993

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Con dolcezza la poetessa cubana Serafina Núñez traccia il ritratto di un amico solitario: ne esce un personaggio dal sapore gozzaniano, che ricorda Totò Merumeni o il protagonista del Giovanile errore che confessa: “solo, gelido, in disparte, / sorrido e guardo vivere me stesso”. Il ricordo dell’amico di un tempo si plasma in immagini quasi materiche, in colori di nuvole e tramonti capaci di originare ancora l’antica emozione.

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ELABORAZIONE GRAFICA © DANIELE RIVA

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LA FRASE DEL GIORNO
Sono una donna che passa incerta / tra nebbie, colombe e memorie.
SERAFINA NÚÑEZ




Mercedes Serafina Núñez de Villavicencio y Ortiz (L’Avana, 14 agosto 1913 – 15 giugno 2006), poetessa e insegnante cubana. Il suo esordio avvenne grazie a Juan Ramón Jiménez, che mantenne con lei un'amicizia sincera per tutta la vita. La sua poesia è intima e musicale, influenzata dal modernismo e dal simbolismo.


2 commenti:

  1. "in disparte, sorriso e guardo vivere me stesso" mi piace, mi si addice alquanto… Buondì, Rosanna

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  2. ....aleggia...aleggia...

    ....bellissima brezza.:)

    ciaoo Vania:)

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