DONALD JUSTICE
POESIA DA LEGGERE ALLE 3 DI NOTTE
Eccetto il ristorante
In periferia
Alle 3 di notte
La città di Ladora
Era tutta buia salvo
Per i miei fari
E in una stanza sopra
Al secondo piano
Una sola luce
Dove qualcuno
Si sentiva male o
Magari leggeva
Mentre passavo
In macchina a settanta
Senza pensare
Questa poesia
È per chiunque
Tenne accesa la luce.
(da Departures, 1973 - Traduzione di Todd Portnowitz e Simone Burratti)
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La rivista Poesia di questo mese, siglata con il numero 286, propone alcuni poeti poco noti in Italia. Tra questi lo statunitense Donald Justice, del quale ho scelto questi versi, che mi hanno colpito per quell'esaltazione di un contatto umano - unilaterale, ma pur sempre condivisione di umanità - che fa avvertire il simile a un uomo che attraversa un piccolo borgo dello Iowa nel cuore della notte guidando per le strade deserte.
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KENNETH EUGENE PETERS, “WINDOWS AT NIGHT”
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LA FRASE DEL GIORNO
C’è già stato abbastanza traffico / Nel boudoir della musa, / Più che abbastanza, di traffico.
DONALD JUSTICE, Night Light
..."ognuno/tutti"..spesso lo si dimentica anche in gruppo.
RispondiElimina..ottima questa riflessione...notturna.
ciaoo Vania:)
Sì, concordo con Vania, ottima scelta..
RispondiEliminaquesto blog incanta invariabilmente.
-Liolucy
Il numero di Poesia di questo mese lo trovo molto interessante anche io… Bella scelta… Io ho messo la Dorcey… Un sorriso, Rosanna
RispondiEliminaSempre interessante Poesia, comunque. Questa volta anche sorprendente
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