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mercoledì 28 agosto 2013

Un pino distorto

 

SALVATORE QUASIMODO

RIFUGIO D'UCCELLI NOTTURNI

In alto c'è un pino distorto;
sta intento ed ascolta l'abisso
col fusto piegato a balestra.

Rifugio d’uccelli notturni,
nell’ora più alta risuona
d’un battere d’ali veloce.

Ha pure un suo nido il mio cuore
sospeso nel buio, una voce;
sta pure in ascolto, la notte.

(da Acque e terre, 1930)


Un pino a ridosso di una scogliera, piegato ad arco sull’abisso come se si affacciasse per ascoltare qualcosa, per cogliere una voce che chiama. È la casa di disparati uccelli che hanno costruito il nido tra i suoi rami. E a Salvatore Quasimodo (1901-1968), poeta che ama cogliere sentimenti esistenzialisti nel paesaggio, quel pino tutto storto evoca il suo cuore, pieno di voci e di ricordi, quando la notte non prende sonno e resta in silenzio ad ascoltare...

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FOTOGRAFIA © GODLY GENTLEMAN

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LA FRASE DEL GIORNO
Sono memoria / d’ogni mia ora terrena, / angelo biancospino.
SALVATORE QUASIMODO, Ed è subito sera




Salvatore Quasimodo (Modica, 20 agosto 1901 – Napoli, 14 giugno 1968), poeta e traduttore italiano, esponente di rilievo dell'ermetismo.  Essenziale ed epigrammatico, ha  temperato gli influssi originari in un linguaggio poeticamente sempre più autonomo, che libera un’intensa sensualità in trepide visioni. Premio Nobel per la letteratura 1959 “per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi”.



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