CHARLES TOMLINSON
ESTETICA
Non nel cemento si cerchi la realtà,
ma nello spazio, reso articolato:
la spiaggia, per esempio,
che tra muro e muro s'allarga,
la voce del mare
che dal silenzio il silenzio infrange.
(da The Necklace, 1955 - Traduzione di Silvano Sabbadini)
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Questa visone estetica del poeta inglese Charles Tomlinson è quella di un viaggiatore, capace di osservare non soltanto i grandi monumenti delle città d'arte italiane ma anche e soprattutto - come un pittore, quale del resto è - le sottili distinzioni nel colore del mare, le sfumature del cielo nel divenire di un tramonto. Un sentimento della natura guida questa estetica, un'essenza nuova e antica, immobile e insieme in continuo mutamento: “Per definire il mare / mutiamo le nostre opinioni / col mutare della luce”.
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MARGARETH HEATH, “BEACH HUTS, SOUTHWOLD”
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LA FRASE DEL GIORNO
L'arte esiste dopo un intervallo, / dopo due la rievocazione, e discute / di un blu di cui qualcuno udì / qualcun altro parlare.
CHARLES TOMLINSON, Seeing is Believing
Un poco naif questa posizione. Belli i versi e brutto il cemento. Ma se è un ospedale?
RispondiEliminaNon l'arido sabbione
ma il bel palazzone
che ti cura la vita agra
la gotta e la pellagra...
utile certo, però poeticamente arido, esteticamente spesso indignificante. Utilissimo, comunque, per fortuna
RispondiElimina..un "impronta" ..."scalfita" nel cemento questa poesia.
RispondiEliminaCiaoo Vania:)