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lunedì 8 aprile 2013

La pioggia dei lunedì

 

MIGUEL D’ORS

CALENDARIO PERPETUO

Il lunedì è il nome della pioggia
quando la vita è tanto malevola
da sembrare la vita.

Il martedì passano treni lontani
sui quali non andremo mai.

Mercoledì è giovedì, venerdì niente.

Il sabato promette, la domenica non mantiene
e torna un’altra volta - o neppure quella:
la stessa volta - la pioggia dei lunedì.

(da La música extremada, 1991)

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Come un calendario perpetuo – la tabella grazie a cui sappiamo con precisione affibbiare a una data il suo giorno - è quello che fa scorrere uguali le nostre settimane avvezze alla routine, ai ritmi che seguono il fluire delle esigenze lavorative o scolastiche. Il poeta spagnolo Miguel D’Ors dipinge così la sua – e la nostra - settimana, dall’odiato lunedì che dà inizio alle danze alla domenica che spesso non mantiene le cose che ci eravamo ripromessi di fare il sabato e ritrova la leopardiana malinconia della sera del dì di festa con l’incombere di un nuovo lunedì. In mezzo la nostalgia dei martedì, l’anonimità del mercoledì, la visione della fine settimana del giovedì, la quasi liberazione del venerdì. E oggi? Oggi è lunedì. Abbiate pazienza…

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STEVE COUGHLIN, “CHEVALRY”

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LA FRASE DEL GIORNO
Dal lunedì alla domenica, da mattina a sera, tutte le attività sono organizzate e prestabilite. Come potrebbe un uomo prigioniero nella ragnatela della routine ricordarsi che è un uomo, un individuo ben distinto, uno al quale è concessa un'unica occasione di vivere, con speranze e delusioni, dolori e timori, col desiderio di amare e il terrore della solitudine e del nulla?

ERICH FROMM, L’arte di amare




Miguel d'Ors (Santiago di Compostela , 1946), insegnante e poeta spagnolo. La sua poesia è lodata per aver saputo coniugae una perfetta padronanza tecnica delle forme poetiche con il rinnovamento di un tema - biografico, religioso, politico, elegiaco - inizialmente descritto come "tradizionale". 


5 commenti:

  1. Questa poesia è una morsa allo stomaco tanto la trovo amaramente vera...

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  2. è una fotografia dei nostri giorni troppo spesso preda della routine

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    1. Non è solo questione di routine secondo me... e come se il poeta, nella sua vita, non vedesse nulla che valga la pena di essere vissuto... uno stato d'animo cupo e perverso, che riconosco appartenermi talvolta... (uff! Scrivere un commento mentre si guida in autostrada è una cosa difficilissima, si fanno un sacco di errori... prima o poi dovrò smettere!)

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  3. ...si legge come una filastrocca..ma filastrocca non è:)
    ciaoo Vania:)

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