WEN TINGYUN
SPILLONE D’ORO TRA I CAPELLI
Spillone d’oro sui capelli
bianco e rosa il suo viso
ci incontrammo per un attimo tra i fiori
«Tu comprendi i miei sentimenti…»
«Ti ringrazio per la tua compassione…»
Soltanto il cielo è testimone
di questo nostro amore
Incenso ridotto in cenere
candela dissolta in lacrime:
a ciò somigliano i nostri cuori
il tuo e il mio
Il cuscino è rimasto intatto,
fredda la coperta di seta
quando mi desto la notte
è quasi passata
(Traduzione di Girolamo Mancuso)
.
Il poeta e la cantante: così si possono riassumere sinteticamente questi versi di Wen Tingyun (820-870). È lui il poeta dell’epoca Tang che si lascia ammaliare da una cantante – e non deve sembrare strano che ciò accada nella Cina del IX secolo: come scrivono Aylung e Mackintosh, “L’uomo colto cercava compagnia intellettuale fuori dalla famiglia, o con i suoi colleghi letterati o con le cortigiane o le cantanti. Queste ultime erano spesso istruite almeno al punto di parlare il linguaggio poetico della loro clientela”. Nasce e muore dunque questo amore tra il poeta Wen Tingyun e l’anonima cantante. Ma, ahimè, quel che resta sono solo due cuori ridotti in cenere come coni d’incenso…
.
ANTICO DISEGNO CINESE
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Sugli alberi della fenice / cade la pioggia notturna / indifferente all'amara tristezza / di amanti divisi.
WEN TINGYUN
Come è delicata questa poesia... .
RispondiEliminaSto guardando la neve che scende.
A presto, Federica
....armonia...in questo post.
RispondiElimina....sentimento...
....e direi pure grande "profondità"
ciaoo Vania :)
armonia, delicatezza orientale... e mettiamoci pure la neve fuori che crea un'atmosfera
RispondiElimina