PIERO BIGONGIARI
SALAMANDRA
Il tuo occhio guarda nel fuoco
la visione brucia
un gelo nutre il seme della luce
nel ghiaccio, la banchisa
celeste si sfa.
Io non so quel che è stato
la terra si cretta, escono scorpioni
il ragno sale al centro della tela
il mare opina
che il sole esiste per tingersi di terra
sulle acque pensieroso.
Non oso, amore, non oso
chiamarti.
Appoggiata a una domanda non é una risposta
ma tutto l'amore del mondo
è una parola.
(da Terre emerse, 1966)
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La salamandra non è solo un anfibio, è anche un essere mitologico assurto a simbolo di resurrezione e di rinascita per l’erronea credenza medievale che potesse attraversare il fuoco rimanendo illesa. Eccola protagonista di questa poesia di Piero Bigongiari, uscire dai versi di un ermetismo puro a rappresentare la forza dell’amore emerso da un paesaggio apocalittico.
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PATRICIA ALLINGHAM CARLSON, “FIRE SALAMADRA”
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LA FRASE DEL GIORNO
Lei gli domandò in quei giorni se era vero, come dicevano le canzoni, che l'amore poteva tutto. – È vero – le rispose lui – ma farai bene a non crederci.
GABRIEL GARCÍA MÁRQUEZ, Dell’amore e di altri demoni
Beh, Bigongiari.
RispondiEliminaLa poesia è bella, ma non ne ho lette altre. Vado a cercarmelo tra i poeti del 900...
poco frequentato sulle antologie... ho trovato questa e mi ha colpito
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