JOHANN WOLFGANG GOETHE
PRIMA PERDITA
Ah, quei bei giorni chi può riportarmi,
Ah, quei bei giorni del mio primo amore
Ah, chi un'ora soltanto, può ridarmi
Di quella beata stagione!
E sto solo, la piaga ad attizzarmi
E quanto più si rinnova il dolore
rimpiango quella gioia che è passata.
Ah, quei bei giorni chi può riportarmi
di quella beata stagione!
(Traduzione di Luciano Luisi)
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Sul primo amore fioriscono aforismi e poesie, detti proverbiali e romanzi. È quello che portiamo più a lungo nel cuore e al quale si ritorna spesso – ricordo che anni fa uno studio valutò essere le nozze più felici quelle con il primo amore, specie se avvenute a distanza di tempo e dopo altre esperienze. Quel primo innamoramento che viene a sconvolgere le nostre giovani vite cova sotto la cenere e come il fuoco torna a divampare di tanto in tanto, riacceso dal mantice della memoria: così si spiega tutto il rimpianto di Johann Wolfgang Goethe, la sua nostalgia per un amore perduto e per un passato che non c’è più, per la giovinezza svanita e la gioia rimasta soltanto nello scrigno dei ricordi più cari.
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FOTOGRAFIA DAL WEB
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LA FRASE DEL GIORNO
Il primo amore che entra nel cuore è anche l'ultimo a uscire dalla memoria.
JEAN ANTOINE PETIT-SENN
Johann Wolfgang von Goethe (Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749 – Weimar, 22 marzo 1832), scrittore, poeta, drammaturgo e filosofo tedesco. Esponente di spicco dello “Sturm und Drang”, approdò a un più composto classicismo. Tra le sue opere Le affinità elettive, il Faust, il Viaggio in Italia e una ricchissima produzione poetica.
...carina....me carinissimo il tuo commento :)
RispondiElimina...ma!!!????...se le statistiche dicono così:)))
ciaoo Vania
devo averlo ancora da qualche parte il ritaglio di giornale... me lo sono tenuto perché non si sa mai :-D
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