MARIA LUISA SPAZIANI
LA PRIGIONE
Memoria, fiorita prigione,
dureremo vent'anni, quaranta,
a trastullarci in questi giochi d'ombre?
Come un cane ti annuso e ti raspo,
Come un guanto ti infilo e ti rovescio,
hai spigoli aguzzi, celesti barlumi,
sei la pioggia di rose che mi soffoca,
l’ancora e la grisella degli spazi
e museruola e zufolo e malaria.
Sei l'aria fresca su un deserto, sei
il deserto d'un cielo senz'aria.
(da Utilità della memoria, 1966)
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“Senza mai riposo / ricolmiamo le vasche del respiro” dice Maria Luisa Spaziani. Vivendo, allo stesso modo riempiamo le vasche della memoria: accatastiamo in quei magazzini i giorni delle nostre vite come in un racconto di Buzzati, impacchettiamo rimpianti e desideri che si impolverano con lo scorrere del tempo che erode pietre e scioglie amori. Alla fine il passato è il nostro tesoro, ma finisce anche con l’essere la nostra prigione.
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HENRYK SIMON, “PRISONER OF MY OWN”
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LA FRASE DEL GIORNO
Lo spirito ha bisogno del finito / per incarnare slanci d’infinito.
MARIA LUISA SPAZIANI, La traversata dell’oasi
..una valigia colma di cose questa poesia:))
RispondiElimina..bella!
ciaoo Vania:)
...che ridere la foto:)))
RispondiEliminaciaoo Vania
La memoria a volte ci conduce su strane vie e per quanto sia esperienza impressa a fuoco, è anche una catena che ci lega al nulla disperso alle nostre spalle.
RispondiEliminahai detto bene, Gianpiero: è la catena che ci lega al passato. Per questo ho scelto l'immagine che diverte Vania
RispondiEliminaSpesso il ricordo è una trappola mentale dalla quale non riusciamo a liberarci.
RispondiEliminaMolto bella l'immagine, io non ci trovo nulla di divertente però, anzi.
http://www.youtube.com/watch?v=1fqdeR_f9-8