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lunedì 21 gennaio 2013

L’ombrosa veletta

 

ALEKSANDR BLOK

TUTTE, QUAND’ELLA È APPARSA

Tutte, quand'ella è apparsa,
le amiche eleganti ha offuscato
e l'anima mia è comparsa
nel cerchio voluto dal fato.

Della neve nel gemito pungente
sono sbocciati i tuoi lineamenti.
A briglia sciolta la troika sonante
vola in quel puro e bianco alienamento.

A lungo hai scosso la tua sonagliera
nella campagna m'hai trascinato,
m'hai soffocato con la seta nera,
lo zibellino m'hai spalancato...

Forse per quella tua disinvoltura
sfrontata, piange il vento lungo il fiume,
squilla e si spegne nella pianura
ogni sonaglio, ogni fievole lume?

Chiusa è la tua cintura fino in fondo,
fingi modesto lo sguardo saettante!
Tutte le cose i minuti confondano,
vadano in fumo in un rogo fiammante!

Lascia che il vento si metta a cantare
le menzogne, la tua seta, a cantare!
Gli uomini non dovranno mai sapere
come le mani tue sono leggere!

Per un istante dietro la veletta
mi si è dischiusa la lontananza...
Come sopra la bianca lontananza
è caduta l'ombrosa veletta.

(da Neznakomka, 1906 - Traduzione di Luciano Luisi)

.

Lasciamoci affascinare oggi da quest’atmosfera da Tolstoj o Dostoevskij, dalle nevose strade di una Russia zarista, dal correre di una slitta nella bianca immensa campagna dove svettano boschi di betulle. Il poeta Aleksandr Blok resta affascinato dall’apparizione della bellezza – una bellezza ideale, platonica – che si inserisce perfettamente nella bellezza della natura e anzi ne viene esaltata. Ma, ahimè, la perfezione – si noti l’eco catulliana nell’incipit: “Lesbia, bellissima tutta fra tutte / a ognuna ha rapito ogni possibile grazia” -  pone anche distanza tra sé e il mondo imperfetto.

 

WolfHuntersonTroikainWinteryScene

DIPINTO DI JAN WOLFSKI

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LA FRASE DEL GIORNO
La bellezza ci può trafiggere come un dolore.
THOMAS MANN, I Buddenbrook




Aleksandr Aleksandrovič Blok (San Pietroburgo, 28 novembre 1880 – 7 agosto 1921), poeta e drammaturgo russo, forse il più grande poeta della cosiddetta “epoca d'argento”. Caratteristica principale della sua poesia, eminentemente lirica, è una profonda e talvolta esasperante sincerità che lo porta da un iniziale simbolismo mistico a un allucinante realismo.


2 commenti:

  1. ...mi sa che prima o poi dovrò leggermi(con a fianco le note naturalmente)...letteratura russa.:)

    ...leggera / fascinosa la poesia...ma "pesante" di contenuto.

    ciaooo Vania:)

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