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giovedì 6 dicembre 2012

Nell’estate dell’Ottantadue

 

HAROLD ALVARADO TENORIO

CAFÉ BEACH CAFÉ

Il gusto amaro dei sogni
tornerà per riportarti una ragazza
con i capelli sciolti
e la ricevuta del passare dei giorni.

Spogliati di te
e lei si vestirà
dei fianchi, degli occhi e dei gesti
che indossava sul tuo cammino
nell’estate dell’Ottantadue.

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È strano come i ricordi, le memorie anche più sopite si risveglino dopo tanto tempo: basta un gesto, un accenno, una parola, o meglio ancora il ritornare in certi posti. Mi capitò qualche anno fa più o meno la stessa cosa che racconta in versi il poeta colombiano Harold Alvarado Tenorio: entrando in uno dei bar sulla spiaggia di Lignano Sabbiadoro sentii come se il tempo mi si scollasse di dosso e rividi – o meglio risentii la presenza di una ragazza che avevo conosciuto quando ero un adolescente proprio lì nell’estate incantata del 1982. L’emozione mi sommerse, mi avviluppò come quel mare grigio-verde che si apriva oltre l’ampia vetrata, oltre la spiaggia di ombrelloni ancora chiusi: quando mi riscossi e ritornai in me, il tempo era passato e avvertii quell’amarezza di cui parla Alvarado Tenorio.

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Café Beach

SHARON SCHOCK, “SHORELINE BEACH CAFÉ”

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LA FRASE DEL GIORNO
Dicono che la Speranza sia felicità, / Ma il vero Amore deve amare il passato. / E il Ricordo risveglia i pensieri felici / Che primi sorgono e ultimi svaniscono
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GEORGE GORDON BYRON




Harold Alvarado Tenorio (Buga, 1945), poeta colombiano. Laureato in Lettere, visse a Berlino, Madrid e New York, prima di tornare in Colombia e fondare la rivista Arquitrave. Tra le sue traduzioni spiccano quelle di Kavafis e Eliot. 



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