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domenica 28 ottobre 2012

Le mattine di domenica


KARMELO C. IRIBARREN

RIPROVA

Le mattine di domenica,
d’inverno,
alle prime ore:

le strade lavate da poco,
l’aria fresca,
limpida,
l’odore delle brioches dai caffè,
la follia
degli uccelli...

Come se la vita
ti dicesse:

guarda, sono qui,
riprova.

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Ah, le domeniche mattine. C’è chi le odia profondamente come Tengo, il protagonista di 1Q84 di Murakami, o come Ulla Hahn, che abbiamo visto fingersi “pacata e insieme felice”. C’è chi si trova spiazzato dall’interruzione della solita routine – tranquilli: il governo Monti pensa a voi e ha aperto tutti i centri commerciali nei festivi. C’è invece chi come Karmelo C. Iribarren, poeta basco, vede nella domenica un nuovo inizio, una possibilità di riprendere il cammino gioiosamente. Almeno di mattina, perché alla sera del dì di festa, ci sentiamo tutti come Leopardi e ripetiamo con lui “Ecco è fuggito / Il dì festivo, ed al festivo il giorno / Volgar succede, e se ne porta il tempo / Ogni umano accidente”. E anche a noi “già similmente  (…) stringeva il core”.

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FOTOGRAFIA © CAS OORTHUYS

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LA FRASE DEL GIORNO
La domenica pulisce tutta la ruggine della settimana
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JOSEPH ADDISON, The Spectator, N. 112




Karmelo C. Iribarren (San Sebastián,  19 settembre 1959), è un poeta spagnolo, autodidatta. Associata al “realismo sporco” di Bukowski e Carver, in realtà la sua è una poesia più minimale, molto spesso frutto di osservazione della strada e dei bar, che l’ha fatta definire “realismo pulito” e “poesia di esperienza”.


4 commenti:

  1. ..mi piace...come mi piace la foto:)
    ...buona domenica !!!:))

    ciaoo Vania

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  2. e buona domenica! Poi questa è una settimana corta, con la festa in mezzo, scampata alla mannaia del governo che voleva abolirle tutte. Evviva!

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  3. bella, questa frase di commento!

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