MARTÍN LÓPEZ-VEGA
COMPLEANNO
Dormivo e il vento mi ha detto: Svegliati.
Tutta notte ha suonato l’arpa: ora sento
i suoi passi felini riprendere il cammino.
Gli amici se ne sono andati via, uno alla volta.
Ho sognato un fiume e uno specchio d’argento.
La vita mi ha condotto per strade sconosciute.
La testa mi dice: hai un anno di più.
Il cuore: sono dieci gli anni che sono passati.
Bevo un sorso e il vino mi sussurra:
avevi vent’anni di meno.
Faccio il conto e riempio di nuovo il mio bicchiere.
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Il tempo passa e una volta l’anno facciamo il punto sulla nostra vita: ci siamo costretti da un mero dato anagrafico, quello che è scritto sulla nostra carta d’identità alla voce “data di nascita”. Gli amici ci festeggiano, vengono magari con una bottiglia di vino o di liquore, con libri, dischi, piantine d’appartamento, mangiano con noi la torta piena di candeline che spegniamo sorridendo buffi mentre qualcuno scatta una fotografia con il cellulare e qualche altro – una ragazza, di solito – dice: “Esprimi un desiderio!”. Poi tutti se ne vanno e si rimane soli: questo è il momento fotografato dal poeta asturiano Martín López-Vega: è allora che facciamo i conti, davvero…
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FOTOGRAFIA © PUBLIC DOMAIN PICTURES
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LA FRASE DEL GIORNO
I nostri compleanni sono piume sulle ampie ali del tempo.
JEAN PAUL
....compleanno...nostalgia e speranza....ben descritta in questa breve/sentita poesia.
RispondiEliminaCiaooo Vania :)
P.s.....ricordati di esprimere un desiderio;))
RispondiEliminaquest'anno passato mi sembra valerne davvero dieci...
RispondiEliminaMeglio festeggiare quello degli altri, almeno per me (detesto gli auguri) così ti dico... buon anno. Noi lettori già pregustiamo le prossime 365 poesie che ci regalerai. c.
RispondiEliminamerci, Claudia...
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