SERGEJ A. ESENIN
S’È INTESSUTA SUL LAGO
S'è intessuta sul lago
la luce scarlatta dell'alba.
Sulla foresta gemono sonori
i galli cedroni.
Piange in qualche posto il rigogolo,
seppellendosi nel cavo dell'albero.
Solo io non piango:
ho chiarità nell'anima.
So che a sera verrai,
attraversando l'anello delle strade,
e sederemo su biche fresche
sotto il vicino pagliaio.
Ti bacerò fino all'ebbrezza,
fino a gualcirti come un fiore.
Non c'è biasimo
per chi è ebbro di gioia.
Sotto le carezze tu stessa
getterai il velo di sposa,
ti porterò ubriaca
fino al mattino tra i cespugli.
E lascia che piangano trillando
i galli cedroni.
C'è una tristezza allegra
sulle cortine dell'alba.
(da Poesie e poemetti – Traduzione di Eridano Bazzarelli)
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C’è una gioia bucolica – anche nell’amore carnale e sanguigno – in questa poesia di Sergej A. Esenin. Si può dunque comprendere appieno quella definizione di “poeta contadino” affibbiata all’autore russo: risalta chiaramente l’esaltazione che gli dava quel mondo arcadico, che poi avrebbe rimpianto a Mosca e a San Pietroburgo, e nelle tournées in Europa e negli Stati Uniti al seguito della terza moglie, la celebre ballerina Isadora Duncan, di 17 anni più anziana, sposata d’impeto nel maggio 1922 e dalla quale divorziò nemmeno un anno dopo. Il suo mondo era quello di Kostantinovo, nel Rjazan’, il luogo delle foreste dove cantano i galli cedroni e i rigogoli, dei laghi che si tingono della luce dell’alba, dei campi di grano dove le spighe ondeggiano al vento…
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VINCENT VAN GOGH, “CAMPO DI GRANO CON VOLO DI CORVI”
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LA FRASE DEL GIORNO
La campagna è lirica, la città drammatica.
HENRY WADSWORTH LONGFELLOW, Kavanagh: a tale
Sergéj Aleksándrovič Esénin (Konstantinovo, 3 ottobre 1895 – Leningrado, 28 dicembre 1925), poeta russo imagista. Nato da una famiglia contadina, le sue poesie furono influenzate dal folklore russo. Nel 1922 sposò la ballerina statunitense Isadora Duncan, da cui divorziò nel 1924. L’anno seguente fu trovato morto in un albergo di Leningrado forse suicida forse ucciso da agenti della polizia sovietica.
...a parte la poesia che è ben descritta ...mi sono soffermata e a sorridere su :
RispondiEliminaTi bacerò fino all'ebbrezza,
fino a gualcirti come un fiore.
Non c'è biasimo
per chi è ebbro di gioia.
...e ti spiego...prima ho parlato con una mamma...con il figlio di 18 anni...innamorato...e abbiamo sorriso......me lo ha ricordato questo verso.:))
ciaoo Vania :)
ah, l'amour...
RispondiEliminaAdoro Esenin...
RispondiEliminaL'ho riscoperto grazie al volume uscito con il Corriere della Sera: una meteora che ha attraversato i primi decenni del secolo scorso per poi implodere (o esplodere, visto che ci sono dubbi sul suo suicidio, forse omicidio politico mascherato)
RispondiEliminaBellissima poesia, ma da dove è presa? Ho il volume Poesie e poemetti con traduzione di Bazzarelli, prima edizione, ma non la trovo. Possibile che sia su qualche edizione successiva? :)
RispondiEliminanon so... Questa viene da “Poesie e poemetti”, Fabbri editore, 1998
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