FRANCO LOI
PUÈTA
Puèta, disen d'òmm inamurâ,
puèta, disen, a chi piang la sera,
e la matina s'alsa desperâ.
Ma anca al legriusà se dis puèta,
a chi sa ben parlà, bev e magnà,
e a quel che canta i donn, e amô puèta
disen la giuentü che sa encantâss.
Ma quèj che fan murì cun la puesia
ligada sü, ciavada, e fan negà
nel liber de la vita... Avemaria!
în no puèta, în no òmm de lüstrà.
Je ciàmen massa e ciau, cusì sia.
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Poeta, dicono d'uomo innamorato,
poeta, dicono, a chi piange la sera
e la mattina s'alza disperato.
Ma anche al rallegrarsi si dice poeta,
a chi sa ben parlare, bere e mangiare,
e a quello che canta le donne, e ancora poeta
dicono la gioventù che sa meravigliarsi.
Ma quelli che fanno morire con la poesia
legata dentro, chiusa a chiave, e fanno annegare
nel gran libro della vita... Avemaria!
Non sono poeti, non sono uomini da onorare.
Li chiamano massa e ciao, e così sia.
(da Aria de la memoria, Einaudi, 2005)
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Tanti anni fa, ai tempi in cui frequentavo il ginnasio – avevo dunque intorno ai quindici anni – una frase mi colpì particolarmente: è di Byron ed era scritta sul diario di una ragazza bionda che incontravo sul treno e che vedevo spesso triste e malinconica. Una mattina, mentre si apprestava ad affrontare il lungo viaggio per Venezia in occasione del Carnevale, me la fece leggere. Era scritta a biro blu su uno sfondo a pastello rosa e viola: “Per diventare poeta un uomo deve essere innamorato o infelicissimo”. Non ricordo molto altro di lei, se non che qualche tempo dopo non la vidi più, probabilmente aveva abbandonato gli studi o si era iscritta in una scuola di una diversa città. Quella frase invece mi è rimasta dentro, incisa nell’anima, tanto che molte volte nel corso della mia vita ci ho ripensato, soprattutto quando mi è capitato di scrivere poesie piene di gioia o di dolore. Tutto questo preambolo autobiografico per dire della poesia in dialetto milanese di Franco Loi, che delinea l’essenza del poeta, quella sua capacità di meravigliarsi, di provare emozioni e di saperle condividere: in fondo è per questa sensibilità che i poeti si elevano sulla massa.
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DIPINTO DI OLEG SHUPLYAK
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LA FRASE DEL GIORNO
Ogni poeta è un mistico, altrimenti non è un poeta, solo un fabbricante di versi.
SÁNDOR MÁRAI, Terra, Terra!
Franco Loi (Genova, 21 gennaio 1930) poeta, scrittore e saggista italiano. Autore in dialetto milanese, i temi ricorrenti nelle sue poesie di sono la guerra, la scoperta della presenza del male nella storia, la sensazione di un tradimento perpetrato e di ferite non rimarginabili, l'energia dell'invettiva, il rimpianto di un paradiso perduto, ma anche la costanza dell'invocazione della preghiera.
...e se dicessimo....che Poeta è solo chi ascolta/seziona la vita ....con le sue gioie e i suoi dolori.
RispondiElimina...questa Poesia è/da una buona notizia....(lettura del giorno). Amen.:))
Ciaoo Vania
sì, sono d'accordo con la tua definizione, Vania
RispondiEliminaQuella frase rimarrà impressa anche dentro di me.
RispondiEliminafrase che tra l'altro ho sperimentato essere verissima
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