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mercoledì 11 luglio 2012

Lo sguardo cucito

 

NADER NADERPOUR

SGUARDO

Sul vetro incrinato
il ragno aveva tessuto una tela

Sul vetro,
il diamante dei tuoi occhi
tracciò una riga;

e quel vetro
nel silenzio degli alberi, si ruppe in mille pezzi:

solo i tuoi occhi restarono e la luna.
Cucito nei miei occhi il loro sguardo.

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Sul numero 273 di Poesia ho pescato questi bellissimi versi. Sono di Nader Naderpour, poeta iraniano, esponente della Sher-e Now – o nuova poesia persiana - formatosi in Francia ed esule a Los Angeles dopo la Rivoluzione khomeinista del 1979. Perché mi hanno colpito? Non so dirlo: una poesia si manifesta da sé, si lega al nostro sentire, si intreccia alle speranze, alle tristezze, alle illusioni che ci portiamo dentro. Ma quel taglio pittorico, in scene, quasi in sequenze cinematografiche, mi ha aperto lo sguardo sul ricordo, sulla sua persistenza che è in noi e non nelle cose.

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FOTOGRAFIA © JEF POSKANZER

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LA FRASE DEL GIORNO
Il ricordo è un modo di incontrarsi.
KHALIL GIBRAN




Nader Naderpour (Teheran, 6 giugno 1929 – Los Angeles, California, 18 febbraio 2000), poeta iraniano. Tra i molti poeti iraniani che hanno dato forma alla Nuova Poesia Persiana (She'r-e Now), è ben noto per la sua vasta ricerca sulla poesia iraniana contemporanea. 


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