ILDEGARDA DI BINGEN
O VIRIDITAS NOBILISSIMA
O viriditas nobilissima,
che hai radici nel sole,
e in candida serenità riluci
nella ruota
che nessuna altezza terrena
contiene,
tu sei circondata
dall’amplesso dei divini misteri.
Risplendi come la rossa aurora
E ardi come la fiamma del sole.
O nobilissima viriditas,
quae radicas in sole,
et quae in candida serenitate luces
in rota,
quam nulla terrena excellentia
comprehendis,
tu circumdata es
amplexibus divinorum mysteriorum.
Tu rubes ut aurora,
et ardes ut solis flamma.
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Chi era Ildegarda di Bingen? Una suora benedettina tedesca, nata a Bermersheim von der Höhe nel 1098 e morta nel monastero di Rupertsberg, presso Bingen, nel 1179. Ma non solo: fu filosofa, poetessa, musicista, farmacista, artista, guaritrice, mistica, profetessa, visionaria, linguista… Una donna con i controfiocchi nel cuore del Medioevo: basti a delineare la sua figura straordinaria il fatto che fondò il monastero e che si pose in contrasto con la chiesa di allora rovesciando la struttura monastica di clausura in un’apertura verso l’esterno e la predicazione. Una donna che parlava da pari con il clero, i vescovi, i maestri di teologia, l’imperatore! Una donna che seppe scuotere gli animi e le coscienze: nel 1147 fu chiamata al sinodo di Treviri a leggere alcuni suoi scritti davanti ai vescovi, d’abitudine predicava nelle chiese di Treviri e Colonia, fatto inusuale non solo per allora! Addirittura fu un’anticipatrice dell’esperanto e dei tentativi di una lingua universale creando la “Lingua ignota”. Ora torna d’attualità, grazie alla procedura canonica di santificazione con la quale Benedetto XVI l’ha iscritta nella lista dei santi il 10 maggio scorso. La scrittrice danese Anne Lise Marstrand-Jørgensen ne ha fatto la protagonista di due romanzi, La guaritrice e La sognatrice (in Italia editi da Sonzogno): una figura di pioniera e paladina come Ildegarda non poteva certo sfuggire alla fiction sul Medioevo.
Veniamo alla poesia: è un inno alla viriditas. E cos’è la viriditas? Letteralmente è la “verde essenza”, è l’energia vitale discesa da Dio che intercorre tra l’uomo, con i suoi sensi, con tutte le sue emozioni e riflessioni, e la natura: freschezza, fecondità, fertilità, vitalità. Non è solo un rapporto puramente filosofico, ma anche un mezzo di guarigione. I due versi finali la situano nel corso delle cose, nello scorrere dei giorni.
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ILDEGARDA DI BINGEN IN UNA MINIATURA DAL “LIBER SCIVIAS”
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LA FRASE DEL GIORNO
Volgi lo sguardo al sole / guarda la luna e le stelle, / ammira la bellezza della terra verdeggiante. / Adesso, / pensa.
ILDEGARDA DI BINGEN
Bellissima, conosco Ildegarda e la sua figura. E' una delle donne più importanti della storia, almeno per me.
RispondiEliminaUna donna molto coraggiosa.
Grazie per averla proposta.
Federica
Bel post! Un abbraccio!!
RispondiElimina..grazie di questa approfondita ...e a me sconosciuta .... nozione.
RispondiElimina...si...energia ...aggiungerei vitaminica.
ciaoo Vania
La grandezza non ha tempo... e neanche sesso, per fortuna.
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