SAFFO
QUALE DOLCE MELA
Quale dolce mela che su alto
ramo rosseggia, alta sul più
alto; la dimenticarono i coglitori;
no, non fu dimenticata: invano
tentarono raggiungerla.
(Frammento 105 a - Traduzione Salvatore Quasimodo)
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Questo celebre frammento di Saffo, poetessa greca vissuta tra il 640 e il 570 avanti Cristo, tanto famosa già ai suoi tempi da essere definita la “Decima Musa”, è parte di un epitalamio, ovvero il canto nuziale destinato ad essere letto nella camera degli sposi. La sposa in questo caso non era più giovanissima, e Saffo scherzosamente la paragona ad una bella mela su un ramo alto, ormai matura e pronta da cogliere: non è che nessuno finora non l’abbia voluta sposare, solo non c’è riuscito perché non ha saputo come arrivare a lei…
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VLADIMIR KUSH, “CLOCKWORK APPLE”
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LA FRASE DEL GIORNO
Sposa. Una donna con una buona prospettiva di felicità dietro di lei.
AMBROSE BIERCE, Dizionario del diavolo
Saffo (Ereso, 630 a.C. circa – Leucade, 570 a.C. circa), poetessa greca antica. Di nobile famiglia, colta e raffinata, istituì un tiaso, un collegio per ragazze, dedicato al culto di Afrodite, in cui si educavano le fanciulle al matrimonio. La sua sensibilità poetica seppe penetrare nell’animo e nelle cose cogliendone l’essenza, tanto che Platone la definì “la Decima Musa”.
...simpatica.:)
RispondiElimina...uhmm...se ne intendeva di donne....questa Saffo..infondo è una donna ;))
....ora mi ha incuriosito su questa Poetessa :)))
ciaooo Vania
se ne intendeva sì... è la prima vera donna poeta.
RispondiElimina6 1 koione cuasimodo1!!11
RispondiEliminaMolto contemporanea direi
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