MARIA LUISA SPAZIANI
LA COMETA
Quel mio amore per lui aveva ali di cera
lunghe le ali sembravano eterne
battevano il cielo sicure, sfioravano picchi,
puntavano al sole con nervature nervine.
Fuse le ali ormai mi ricrescono dentro,
soltanto ora perdute mi diventano vere,
e ai cuori incauti grido: la passione è un fantasma
troppo importante, uomini, per potersi incarnare.
Chiomate vaganti comete di Halley, presagi
disastri prodigi che infiammano e gelano il sangue,
nessuno osi fissarvi, si arrischi a sfiorare
coaguli di pura lontananza - morgane.
(da La stella del libero arbitrio, Mondadori, 1986)
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È un po’ una cometa ogni storia d’amore: solca il cielo per mesi, per anni, per poi svanire. Questa analogia è di Maria Luisa Spaziani e rende bene l’idea dell’innamoramento, dello sfolgorare della passione e del suo ardere per poi spegnersi. E un’altra analogia utilizzata dalla poetessa torinese centra il bersaglio: chi ama è come Icaro, il mitologico figlio di Dedalo che fuggì dal Labirinto con un paio di ali di cera e, preso dall’ebbrezza del volo, si avvicinò troppo al sole, che sciolse le ali e lo fece precipitare. Chi cede alle lusinghe dell’amore, vi si abbandona completamente: molti di noi, tutti noi probabilmente, ci siamo lasciati andare alla gioia di quel folle volo fino a bruciarci le ali e a sentirle poi come dolorosi monconi dell’anima. Eppure, continuiamo a credere e a ingannarci…
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HERBERT JAMES DRAPER, “LAMENT FOR ICARUS”
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LA FRASE DEL GIORNO
“Quando chi ti fa soffrire è uno che ami l'unica possibilità di difesa è amarlo di meno, se ci riesci.” “E tu ci sei riuscita?” “Col tempo. Col tempo si fa tutto. Ma prima di arrivarci... Davvero, ho sofferto abbastanza”.
GIUSEPPE BERTO, Anonimo veneziano
...avevo scritto un papiro che ho cancellato ...un Caos.:)
RispondiElimina..comunque la poesia ha una gran bella metafora.
ciaoo Vania
sì: vive di quello
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