DIEGO VALERI
UN VENTO NERO
Un vento nero
ha oscurato, improvviso,
la laguna, rotta, crestata
di livide schiume.
Qui sottocasa l’onda batte forte
come un cuore impazzito.
Ma laggiù, vedi,
dov’essa fa orizzonte,
non è che pace e luce
è una linea retta di luce
che taglia l’infinito.
(da Poesie inedite o “come”, San Marco dei Giustiniani, 1977)
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Una linea retta di luce, la speranza che incomincia a filtrare da un momento cupo, la vita che continua dopo la tempesta. Diego Valeri, buon osservatore della natura, dalla sua casa di Calle del Vento a Venezia, dipinse questo quadretto in versi. L’importante è non disperare, aggrapparsi a quel bagliore, per quanto lieve, come fece anche Mario Luzi in Sulla riva, una delle sue più belle poesie: “I pontili deserti scavalcano le ondate, / anche il lupo di mare si fa cupo. / Che fai? Aggiungo olio alla lucerna, / tengo desta la stanza in cui mi trovo”.
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FOTOGRAFIA © FLICKR
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LA FRASE DEL GIORNO
Le cose non sono mai tanto torbide, che non abbiano alcun attacco di speranza.
GASPARO GOZZI, Lettera al cardinale Scipione Gonzaga
Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976), poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all’Università di Padova per oltre vent’anni, tranne nel periodo 1943-45 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico.
...il "solito" cammino della vita.
RispondiElimina..sperare sempre di scorgerene un lume.
..e sperare sempre come dico a mia figlia e come mi diceva mio papà a me...
"di avere sempre la testa attaccata al collo".:))...anche se qualche volta "inevitabilmente "cade"...o la si "dimentica" da qualche parte.
ciaooo Vania
Un bagliore di speranza c'è sempre, anche nella tempesta.
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