OCTAVIO PAZ
DIRE: FARE
I.
Tra ciò che vedo e dico,
tra ciò che dico e taccio,
tra ciò che taccio e sogno,
tra ciò che sogno e scordo,
la poesia.
Scivola
tra il sì e il no:
dice
ciò che taccio,
tace
ciò che dico,
sogna
ciò che scordo.
Non è un dire:
è un fare.
È un fare
che è un dire.
La poesia
si dice e si ode:
è reale.
E appena dico
è reale,
si dissipa.
È più reale, così?
.
II.
Idea palpabile,
parola
impalpabile:
la poesia
va e viene
tra ciò che è
e ciò che non è.
Tesse riflessi
e li stesse.
La poesia
semina occhi nella pagina,
semina parole negli occhi.
Gli occhi parlano,
le parole guardano,
gli sguardi pensano.
Udire
i pensieri,
vedere
ciò che diciamo,
toccare
il corpo dell'idea.
Gli occhi
si chiudono,
le parole si aprono.
(da Árbol adentro, 1987)
.
“L'attività poetica nasce dalla disperazione di fronte all'impotenza della parola e termina nel riconoscimento dell'onnipotenza del silenzio”: la poetica di Octavio Paz, Premio Nobel per la letteratura 1990, è espressa da questa dichiarazione. Lo scopo della poesia è avvolgere la realtà in ogni sua manifestazione, per comprenderne anche l’invisibile – vedere il detto, udire il non detto. La parola non è in grado di farlo se non travalica, se non diventa il ponte tra il mondo terreno e quello spirituale, così da cogliere il tempo: “Leggendo, ascoltando una poesia, non sentiamo, non assaporiamo non tocchiamo le parole. Tutte queste sensazioni sono immagini mentali. Per sentire un testo poetico occorre capirlo; per capirlo ascoltarlo, vederlo contemplarlo: convertirlo in eco ombra nulla. La comprensione è un esercizio spirituale”.
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ROBERT PERKINS, “TIENES LA FORMA DE UN PUENTE…”
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LA FRASE DEL GIORNO
Attraverso le parole possiamo accedere al regno perduto e così recuperare gli antichi poteri. Quei poteri che non ci appartengono.
OCTAVIO PAZ
Octavio Irineo Paz Lozano (Città del Messico, 31 marzo 1914 – 20 aprile 1998), poeta, scrittore, saggista e diplomatico messicano, premio Nobel per la letteratura nel 1990. La sua poesia è fatta di sperimentazione e anticonformismo, un continuo mettersi in discussione del linguaggio, “lotta continua contro la significazione”.
...è detto tutto...non c'è nulla da aggiungere se non ....
RispondiElimina...ti invio una foto nella quale voglio inserire un pezzo di questa poesia.:)
"Tra ciò che vedo e dico,
tra ciò che dico e taccio,
tra ciò che taccio e sogno,
tra ciò che sogno e scordo,
la poesia."
ciaooo Vania
Ottima scelta, Vania... Anche la seconda frase andrebbe bene. Adesso ti tocca trovare un'altra immagine simile :-)))
RispondiElimina"La comprensione è un esercizio spirituale". Quanto è vero...
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