LIBERO DE LIBERO
E QUESTE FOGLIE
E queste foglie
e questo amore,
questa sera che viene.
Dove io trascorro
fa orma il silenzio,
già sento nella notte
diffusi papaveri.
Voglia di stare
nel folto sonno,
fedele, amore,
alla tua mano.
(da Solstizio, 1934)
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“Un Rimbaud nostro e che il demone ha lasciato in pace. Ma uguale a lui per la dolcezza di nostalgie, per alte meditazioni, per lunghezze di sguardo”. Così Alberto Savinio ritraeva Libero De Libero in occasione dell’uscita di Solstizio. Simboli e allegorie che vengono dalla terra natale, Fondi, in Ciociaria, che rimarrà protagonista per tutto il suo percorso poetico: immagini ed evocazioni che risaltano come figure a sbalzo da una lamina di rame e provano a dare una risposta alle continue domande del poeta.
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KAT SKINNER, "FOGLIE D'AUTUNNO"
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LA FRASE DEL GIORNO
Le foglie parlano la tua lingua verde: / con quelle parole parla il tuo cielo / che ha tanto da fare e tanto da dire.
LIBERO DE LIBERO, Banchetto
Libero De Libero (Fondi, 10 settembre 1903 – Roma, 4 luglio 1981), poeta, critico d'arte e narratore italiano. Gli Anni ‘30 lo videro al Caffè Aragno di Roma con Vincenzo Cardarelli, partecipe della scuola pittorica di via Cavour. La sua poesia si inserisce in un ermetismo legato alla terra, al vigore del reale.
...si..."colorata" questa poesia.
RispondiElimina..l'immagine è perfetta.
ciaoo Vania
colori d'autunno che ancora non arrivano
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