HUMBERTO AK’ABAL
FARFALLA
Gialla
con macchioline nere.
Sembrava pensierosa
sulla palma della mia mano,
le ho parlato
e la sua risposta è stata
più grande del silenzio.
I miei occhi distillavano
amore selvaggio.
Il vento la strappò
dalla mia mano.
Vola, vola, vola:
le gridavo.
E la farfalla andò cadendo
a poco a poco
fino a baciare la terra.
(da El animalero, 1990)
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Dalla piccola cosmogonia che fa da base alla poetica del guatemalteco Humberto Ak’abal estraggo questi versi dedicati a uno dei più eterei e meravigliosi esseri della natura, la farfalla. Emblema della trasformazione, del passaggio da uno stato terrestre ad uno aereo, dalle catene dello strisciare alla libertà del volo. È qui che si annida la forza della poesia di Ak’abal, che ha fatto propria la filosofia del suo popolo, quello Maya K’iche’, che ha rispetto della natura e di tutte le sue creature, con le quali condivide il mondo e la sua realtà. Il volo della farfalla diventa così il volo del poeta stesso.
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LA FRASE DEL GIORNO
Quali / speranze buone e quali fantasie / la crëatura per volar su nata / susciti in cuore di colui che sogna / col suo lento mutare e trasmutare, / la maraviglia delle opposte maschere, / la varia grazia delle varie specie, / in versi canterò…
GUIDO GOZZANO, Le Farfalle. Epistole entomologiche
Io adoro le farfalle e credo si possa capire benissimo dal titolo del mio blog: Farfalle eterne.
RispondiEliminaNon conoscevo la poesia che hai riportato e mi è molto piaciuta.
Ecco altre poesie e citazioni sulle farfalle:
http://almacattleya.blogspot.com/2010/02/lorigine-del-titolo.html
Grazie dei link, AlmaCattleya. "Farfalle eterne" è uno dei blog che leggo, e devo dire che ne sono sempre affascinato.
RispondiEliminaBeh grazie infinite e contraccambio con gioia.
RispondiElimina...bella da leggere....non c'è dubbio.:)
RispondiEliminaciaoo Vania
Bellissima poesia e bellissimo il messaggio, inascoltato, che danno sempre i popoli nativi dell'America.
RispondiEliminaA presto
Federica