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mercoledì 24 agosto 2011

L’esatto sorriso delle astrazioni

 

VITTORIO BODINI

POSSIBILE CHE POLVEROSE CICOGNE

Possibile che polverose cicogne
trapassino le crune dei campanili?
Che l'esatto sorriso delle astrazioni
baleni dalle velette, per le stanze
ove l'odore degli agrumi e il vento
di scirocco escludono ogni memoria?
Cresciuti fra la secca polvere e i fiori rubati
- gelsomini e garofani e polvere che dà barbagli -,
nuovi fanciulli ora tremano al buio degli anditi
ove li attira col suo caldo fiato la lasciva paura.
(Era un confine ogni albero che il treno varcava
spogliando i rami del loro fogliame di corvi,
e quel delirio d'ali nere nell'aria
arsi frammenti erano d'una lettera
che tenteremmo invano di ricomporre.)

(da La luna dei Borboni e altre poesie, Mondadori, 1952)

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Poesia di memoria questa di Vittorio Bodini: il poeta salentino è tornato nella sua terra dopo aver vissuto a Firenze e a Roma, dopo essersi trasferito come lettore di italiano in Spagna: ritrova i forti contrasti del Sud, dove l’aridità stessa del suolo assurge a metafora della vita condotta in quelle contrade – siamo nei primissimi Anni ‘50, occorre ricordarlo – con un’esistenza limitata e senza sbocchi. È un Sud che vive del mito, delle sue ancestrali tradizioni, degli odori e degli aromi che vengono dalle piante, dei segreti. Un Sud dal quale l’autore è fuggito conquistando metro per metro la sua nuova libertà. I fanciulli curiosi della vita che ritrova in quei suoi luoghi gli ricordano il ragazzo che era, ma ora – professore quasi quarantenne di Letteratura Spagnola  – non è più in grado di ricostruire quel tempo misterioso.

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FOTOGRAFIA © ZAPPUDDU

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LA FRASE DEL GIORNO
Quanti fili spezzati / di vite, di romanzi / fra le acacie, sui prati. / Quante strade percorse / camminando / sopra i passi d'un altro.

VITTORIO BODINI, Dopo la luna




2 commenti:

  1. ...aver la possibilità di "paragonare" è una bella fortuna e credo sintono di grande intelligenza.
    ciao Vania

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