NIKKI GIOVANNI
SOGNI RIVOLUZIONARI
Sognavo sogni militanti
sogni di conquistare
l’America per mostrare
a quel branco di bianchi come si doveva
fare
sognavo sogni radicali
di come far saltare tutti per aria con la mia facoltà
percettiva di analisi azzeccate
pensavo infatti di essere io la persona
che fermava le rivolte e negoziava la pace
poi mi sono svegliata e accorta
che se facevo sogni naturali
di essere una donna naturale
che fa tutto ciò che fa una donna
quando è naturale
avrei fatto una rivoluzione.
(da Le donne e gli uomini, 1975)
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La vera rivoluzione non è quella violenta che in questi giorni infiamma Londra con razzie e devastazioni senza motivo: è piuttosto essere quello che si è, sforzarsi di vivere giorno per giorno a dispetto di quello che il mondo è. Questa è la conclusione della poetessa statunitense Nikki Giovanni, docente al Politecnico della Virginia e attivista di spicco del Black Rights Movement. Una donna forte, in prima linea contro la violenza generata dall’odio razziale. E con orgoglio il 12 febbraio 2009 al Lincoln Memorial salutò il primo presidente afroamericano della storia americana, Barack Obama, leggendo una sua poesia a lui dedicata. La rivoluzione verso l’uguaglianza aveva compiuto un passo da gigante.
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MARCIA PER I DIRITTI CIVILI, WASHINGTON, 1963 © NATIONAL ARCHIVES AND RECORDS ADMINISTRATION
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LA FRASE DEL GIORNO
Io non domando a che razza appartiene un uomo; basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio.
MARK TWAIN, L’uomo che corruppe Hadleyburg
...talmente facile ....che a volte si cercano e si costruiscono "strade" difficili per nulla.
RispondiEliminaciao Vania