Di padre greco e madre messicana, Homero Aridjis è nato a Contepec, in Messico, nel 1940. Poeta, romanziere e saggista, è anche un ambientalista molto attivo, fondatore del Grupo de lo Cien, che raccoglie intellettuali impegnati nella tutela della biodiversità in America Latina. È stato anche ambasciatore messicano in Olanda e in Svizzera e presidente del PEN Club dal 1997 al 2003. Al suo attivo ha 12 raccolte di poesia e 13 romanzi.
La poesia di Aridjis è spesso poesia d’amore, un amore universale – lo scrittore Juan Rulfo parlava di “intenzione poetica non erotica nel senso che si dà generalmente all’erotismo, ma amorosa”. In modo limpido e originale racconta questo amore trascendente che sconfina nei territori delle visioni: come scrive di lui Yves Bonnefoy: “Aridjis accende la realtà di immagini che di volta in volta la illuminano e la consumano, facendo della vita una sorella del sogno”.
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SULLO SPAZIO
... Il giorno che non occuperò spazio.
P. Calderón de la Barca
Loa per Auto Primero (y segundo Isaac)
I
Il corpo è lo spazio
primo e ultimo dell’uomo.
II
Il corpo ha un posto nello spazio
e lo spazio ha un posto nel corpo.
III
Non ci possono essere due corpi
nello stesso spazio nello stesso momento
ma due tempi e due spazi
nello stesso corpo.
IV
Lo spazio non è forma o materia,
non causa o orizzonte;
è ventre, è aria, è ombra,
e, soprattutto, lo spazio.
V
Lo spazio non si muove con il corpo,
rimane al suo posto;
ma a volte
il mio spazio è il tuo corpo.
VI
Il tuo spazio è indifferente per il corpo,
finché non lo occupa;
poi si trasforma in spazio occupato.
VII
Il problema di Aristotele era di sapere
se lo spazio stesso occupa spazio;
il problema della morte era quello di occupare
lo spazio di Aristotele.
VIII
Il corpo è uno spazio
tende ad andare in un altro spazio;
verso l'alto il pesante
verso il basso leggero
il mio verso te.
In questo modo nessuno
è felice nel suo spazio.
IX
In amore lo spazio non si muove
quando il corpo invade il centro;
lo spazio rimane quieto,
solo il tempo si muove nello spazio.
X
Il corpo dell'uomo viene da un posto lontano,
il tuo da vicino.
XI
Andato il corpo,
lo spazio rimane.
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NEL BUIO ESTREMO
Nel buio estremo
che si trova dietro le pareti
e i corpi abbracciati nella notte,
nel buio che solo percepisce la mente
e solo possono vedere gli occhi
dei morti e di quelli che sognano,
nel buio estremo
che si trova dietro alle pupille dell’occhio
e dall’altro lato della finestra,
lì faremo la nostra casa.
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TI AMO LÌ, CONTRO IL MURO DISTRUTTO
Ti amo lì contro il muro distrutto
contro la città e contro il sole e contro il vento
contro il resto che io amo e che è rimasto
come un guerriero intrappolato nei ricordi.
Ti amo contro i tuoi occhi che si spengono
e soffrono dentro questa superficie vana
e sospettano vendette
e morti per desolazione o per fastidio.
Ti amo al di là di angoli e di porte
di treni partiti senza portarci via
di amici che si sono sprofondati ascendendo
finestre periodiche e stelle.
Ti amo contro la tua allegria e il tuo ritorno
contro il dolore che scheggia i tuoi esseri più amati
contro ciò che può essere e ciò che fosti
cerimonia notturna per località fantastiche.
Ti amo contro la notte e contro l'estate
contro la luce e la tua somiglianza silenziosa
contro il mare in settembre e le labbra che ti esprimono
contro il fumo invincibile dei morti.
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Fotografia © Borzelli Photography
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LA FRASE DEL GIORNO
Buon posto è l’anima per la poesia / da lei è uscita ed è proprio a lei che ritorna.
HOMERO ARIDJIS, Los espacios azules
Homero Aridjis (Contepec, Michoacán, 6 aprile 1940), poeta, romanziere, saggista e diplomatico messicano. È anche un ambientalista molto attivo. La sua poesia è spesso poesia d’amore, un amore universale e trascendente che sconfina nel territorio delle visioni, raccontato in modo limpido e originale.
...è piacevolmente "strano" da leggere...e la frase del giorno è così vera.
RispondiEliminaciaooo Vania
sì, molto particolare...
RispondiEliminaMi ha colpito il "buio estremo"...da brividi...
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