ULLA HAHN
DOMENICA
Finir di leggere Apollinaire:
il poeta assassinato
Non perdere di vista
il tempo destinato
all’ingestione di cibo
Schubert e Brahms vanno
evitati. Mozart
sana tutte le ferite. Albinoni
dispensa Valium. Mostrarsi
pacata e insieme felice
quando la mamma telefona raccogliere
le forze per
il gioioso gridolino finale.
Prendere d’un balzo la cornetta
quando il telefono squilla
nel televisore.
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Ci vorrebbe un sociologo per parlare della domenica e del suo ruolo spesso straniante nelle società occidentali: la pausa nel vortice di giorni è per molti motivo di disagio e la riempiono con le attività più svariate, dallo sport al viaggio, alla gita per sfuggire alla sua monotonia. Chi non sa vivere la domenica è la poetessa tedesca Ulla Hahn, che tratteggia il bozzetto di un suo “settimo giorno” tipo: un po’ di poesia, musica classica che porti allegria, la finta felicità comunicata via telefono alla madre, un film alla televisione. Come la ragazza che nella canzone di Antonello Venditti pensa: “Ciao, ciao domenica, madonna non finisce mai, / sono le sei, c'è ancora il sole fuori”…
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Avril Lavigne guarda la TV © 999 images
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LA FRASE DEL GIORNO
Il riposo è una buona cosa, ma la noia è sua sorella.
VOLTAIRE
Ulla Hahn (Brachthausen , oggi Kirchhundem im Sauerland, 30 aprile 1945), scrittrice e poetessa tedesca. Giornalista per Radio Brema, pubblicò la sua raccolta d’esordio, Herz über Kopf, nel 1981. Il suo stile, lirico, tradizionale ed elegante, è stato definito "rococò post-rivoluzionario".
..per tutte ste cose ci vorrebbe una "doppia" domenica per commentare ...:)
RispondiEliminaciaooo Vania