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giovedì 2 giugno 2011

Nell’aria che si leva


ANTONIA POZZI

BREZZA

Mi ritrovo
nell'aria che si leva
puntuale al meriggio
e volge foglie e rami
alla montagna.

Potessero così
sollevarsi
i miei pensieri un poco ogni giorno:
non credessi mai
spenti gli aneliti
nel mio cuore.

8 giugno 1935

(da Parole, 1937)

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A una certa ora del primo pomeriggio dal lago di Como si leva un vento leggero a carattere di brezza: arriva da sud al calare dell’altro vento del lago, il «tivano», dopo la calma del mezzogiorno, e viene chiamato «breva». Antonia Pozzi, che aveva il suo buen retiro dal grigio milanese a Pasturo, sulle prime Prealpi lecchesi, ben conosceva questo vento dolce e delicato, paragonato da alcuni al bacio di tiepide labbra. E ne gustava la puntualità, arrivando a desiderare, per analogia, un quotidiano risveglio dell’essere, un elevarsi dello spirito. Ogni giorno…

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Fotografia © Daniele Riva

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LA FRASE DEL GIORNO 
Il grado di libertà di un uomo si misura dall'intensità dei suoi sogni. 
ALDA MERINI, Aforismi e magie




Antonia Pozzi (Milano, 13 febbraio 1912 – 3 dicembre 1938), poetessa italiana. Laureatasi in Filologia con una tesi su Flaubert, si tolse la vita dopo una contrastata storia d’amore. Il suo diario poetico Parole fu pubblicato postumo, nel 1939: composto a partire dai diciassette anni, riflette un'amara e inquieta sensibilità in cui si avverte l'influsso della lirica di Rilke.


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