MARIO LUZI
PASQUA, ORA, NUOVAMENTE
Pasqua, ora, nuovamente,
festosa pigolante
negli alberi del mondo,
fredda,
ruvido-erbata
qui, ma erompe
in chiarità,
tempra in azzurro
ed ametista
la lontananza delle sue colline.
Non è fuga quella
laggiù all'orizzonte
e neppure inseguimento. S'apre
a sé risorta
la terra dopo il gelo
e dopo il travaglio,
si corre incontro, da sé
a sé, si estende in un abbraccio
avido alla sua infinità
o corre in quelle linee
l'onda
leggera e travolgente
della resurrezione, si propaga,
trabocca la sua vinta angoscia,
e la riconsacrata sua potenza?
(da Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini, 1994)
La poetica della parola su cui Mario Luzi ha lavorato sin dalle sue prime raccolte, raggiunge l’apice con i testi della vecchiaia, dove il verso fonde poesia e prosa in un territorio metafisico: così è in questa lirica che propongo per la meditazione pasquale, dove la resurrezione è anche quella della terra, della natura ridestatasi dal lungo letargo invernale – espiazione purgatoriale, se consideriamo il lato religioso. La meraviglia del poeta, che si rinnova ogni anno con la primavera, è quella di Pietro che corre al sepolcro, lo trova vuoto e torna indietro, “pieno di stupore per l’accaduto” (Luca, 24,12).
Buona Pasqua!
.
Piero della Francesca, “Resurrezione”
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------LA FRASE DEL GIORNO
L’offesa del mondo è stata immane. / Infinitamente più grande è stato il tuo amore. / Noi con amore ti chiediamo amore. Amen.
MARIO LUZI, La Passione. Via Crucis al Colosseo
Mario Luzi (Castello di Firenze, 20 ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005), poeta italiano, fu uno dei grandi rappresentanti dell’Ermetismo. Più volte candidato al Nobel, fu insignito della Legion d’Onore. Fu Accademico della Crusca e senatore a vita.
Nessun commento:
Posta un commento