ALDA MERINI
L’IRA DI DIO
E quando noi ci amavamo
e pensavamo a T.S. Eliot
e alle belle parole.
Allora andiamo tu ed io
tenendoci per mano
come un paziente in preda alla narcosi.
Avremo narcotizzato il male
che ci ha sepolti
perché con questi morti
abbiamo scoperto che il mondo
non è fatto solo d’amore
e che noi ci siamo ingannati
dimenticando gli altri.
Quanto siamo stati superbi
nel pensare che le nostre tracce
non venissero cancellate dall’acqua.
Ma Dio che ci osservava
ha sentito intollerabili le nostre pretese.
Anche noi siamo morti
insieme a tanti innocenti.
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Il 2011 non ha ancora completato il suo quarto e già ne abbiamo viste parecchie: le rivolte nei paesi arabi, l’insurrezione della Cirenaica che Gheddafi ha tentato di reprimere, l’operazione Odissea all’alba con i bombardamenti sulla Libia divenuta ora sotto l’ombrello NATO Unified Protection, il violentissimo terremoto in Giappone con conseguente tsunami e l’incidente alla centrale nucleare di Fukushima scatenato dal sisma. “Abbiamo scoperto che il mondo / non è fatto solo d’amore” per dirla con Alda Merini, di cui questa è una poesia di circostanza scritta sull’onda dell’emozione per un altro tsunami, quello enormemente più catastrofico in costo di vite umane del 26 dicembre 2004 nel Sud-est asiatico. Siamo piccoli davanti alla natura, infinitesimamente piccoli: siamo disorientati quando accadono tragedie di queste proporzioni - “Siamo oltre il suo limite” scrisse in quel frangente Mario Luzi, “non sopportiamo, subiamo”.
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Fotografia dal web
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LA FRASE DEL GIORNO
Così l’ondata incalza / Achille senza sosta, benché corra / veloce: gli dèi sono più potenti / degli uomini.
OMERO, Iliade, XXI
Alda Giuseppina Angela Merini (Milano, 21 marzo 1931 - 1º novembre 2009), poetessa, aforista e scrittrice italiana. Vide pubblicate le prime poesie a diciannove anni. L’amore agitato con Giorgio Manganelli riportò alla luce i disagi psichici: dal 1965 al 1972 fu internata in ospedale psichiatrico. Dimessa, visse nella sua casa sui Navigli, spesso in stato di emarginazione, circondandosi di artisti.
...non si vede la foto.
RispondiElimina...se pensiamo siamo proprio "niente" di fronte a queste tragedie...sembra una frase fatta....ma è così...un attimo e la vita si "ribalta".
ciao Vania
io la vedo, la foto... un'onda d'acqua che si abbatte sulle case
RispondiEliminaE' uno dei miei incubi...
RispondiEliminaqui siamo troppo lontani dal mare, ma il terremoto mi inquieta parecchio, pur non essendo zona sismica
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