Nikifòros Vrettàkos è un poeta greco dalla grande libertà formale, capace di meravigliarsi davanti alla bellezza della natura. Nato a Plùmitza nel 1912 e morto a Sparta nel 1991, fu un fecondo scrittore: oltre alle numerose raccolte di poesie, pubblicò saggi, romanzi e un diario di viaggio. Per le sue prese di posizione, in Grecia fu definito “il poeta della pace e dell’amore”.
Quello che più risalta nella sua poetica è l’impeto lirico, l’impianto ricco di immagini e di impressioni verbali che lo accostano a certi poeti francesi del primo Novecento e al loro simbolismo: i versi scorrono leggeri rivelando la sua sensibilità e l’immaginazione sfrenata come cavalli al galoppo. Una poesia adatta per essere cantata: Mikis Theodorakis ne musicò alcune.
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SENZA TE
Senza te le rondini
acqua non avrebbero trovato;
senza te il dio nelle sue fontane
non avrebbe acceso la luce.
Nell'aria il melo sparge
i suoi fiori: nel tuo grembiule
porti acqua dal cielo,
luci di spighe - e sopra di te
luna di passerotti.
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FAVOLOSA CITTÀ
Quando si scioglieranno i ghiacci dagli artigli dell'aquila?
Quando, o sole, cadranno dai nostri capelli le nevi?
Quando faremo vela per andare incontro a te?
Quando laveremo le nostre mani con le lacrime dell'Estate?
Quando, o sole?...
Quando ancora avverrà che un bimbo creda
che gli uccelli possano insegnare il vangelo,
e una spiga dal pulpito possa parlare,
e un agnello possa parlare, una rondine,
o un giglio...
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LA SORGENTE
Ascolta l'acqua!
A onde voci
sgorgano dalla terra,
corrono, cantano,
antichissima voce che parla
- senti? Il primo usignuolo,
il primo uomo sulla terra,
il primo «buongiorno»!...
Vieni vicino che ti veda,
chinati con me
- una volta
ha visto anche mia madre
insieme alla luna,
ha visto un cervo all'alba
insieme alla luna,
ha visto un pastorello
che mangiava il suo pane.
I tuoi occhi,
i miei occhi,
senti? Voci, vocine!...
Sorridiamogli,
ci conosce,
ci ricorda!
Siamo due bambini,
tanto vecchi,
tanto buoni,
come la luna.
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L’UOMO, IL MONDO E LA POESIA
Ho scavato tutta la terra per trovarti.
Ho setacciato la sabbia del deserto nel cuore
Sapevo che la luce del Sole
non è completa senza l'uomo.
Mentre adesso guardando
tra la trasparenza del mondo
-tramite Te- le cose si avvicinano,
diventano più chiare, diventano trasparenti
Adesso sono capace di esprimere
la sua armonia con una poesia.
Prenderò una pagina bianca,
e metterò in fila la luce.
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia è delle anime vergini, degli angeli, di chi crede. Naturalmente noi non viviamo più all'età d'Omero, e quindi ci è difficile trovare qualcosa in cui credere. Ma ad ogni modo, per essere poeti bisogna tornare a una necessaria condizione d'ingenuità.
GIORGIO BASSANI, Di là dal cuore
Nikifòros Vrettàkos (Krokeès, 1° gennaio 1912 – Plumitsa, 4 agosto 1991), scrittore e poeta greco. Partito per Atene alla scoperta del mondo, ne fu deluso. Prese parte in prima linea alla Seconda guerra mondiale e alla resistenza. Espulso dal Partito Comunista per il suo umanesimo di pace, visse in esilio la dittatura dei colonnelli.
...è proprio una bellezza leggere questi scritti...e senz'altro complice credo sia anche il "clima" e i "territori" che si respirano ...mai visti da me ...ma per sentito dire della Grecia.
RispondiEliminaL'ultima mi piace davvero molto.
"Prenderò una pagina bianca,
e metterò in fila la luce"
ciao Vania