FILIPPO DE PISIS
IL TEMPO
Son passati dei giorni,
dei mesi, degli anni.
Tu credi ch'abbia ormai dimenticato
che il mio cuore sia chiuso
al profumo delle nostre sere.
Ma non è vero!
Basta, vedi, che si levi
dal fondo della strada
una canzoncina mesta,
basta, appena, che tremi una foglia
che passi un'ombra
e riconosco il tuo riso
un po' amaro
e sento il cuore che trema.
(da Poesie, Vallecchi, 1953)
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Sì, il Filippo De Pisis autore di questa poesia è proprio il pittore metafisico. Qui esalta la forza del ricordo, in particolare quella del ricordo amoroso, che sa sorgere da minimi eventi quotidiani e riporta, grazie a uno stormire di foglie o a una canzone, la memoria di sere fatate, di un viso amato, di un sorriso. E il tempo non è in grado di cancellarli. Un sentimento molto delicato, quello di De Pisis: proprio questa leggerezza del tocco dona ai versi grazia e incanto. Immagini gentili si riversano in una fantasia forse svagata ma sicuramente poetica.
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Filippo De Pisis, “Cappotto”
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LA FRASE DEL GIORNO
La lontananza non lo spaventava: sapeva che gli avrebbero fatto compagnia i ricordi.
CARLO CASSOLA, Tempi memorabili
...ma che bella sorpresa...
RispondiElimina...complimentissimissssimi....
ciaooo Vania
il post lo leggo un altra volta.
va bene... e grazie!
RispondiElimina...davvero delicate queste parole.... tatuate e incancellabili dal tempo ....nel cuore.
RispondiEliminaCiao Vania