GAETANO ARCANGELI
NELLA BASSA MAREA
Nella bassa marea
ci stupisce la trina
tessuta su la rena,
c'inquietano iridescenze
come lontane ironie
di divine presenze...
1943
(da L’Appennino, Rebellato, 1958)
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Pochi versi per dire l’ineffabile. Così è la poesia: non ha bisogno di dilungarsi in discorsi o di compilare trattati. Visioni di pochi secondi, stati d’animo confessati con grazia. Gaetano Arcangeli, nato a Bologna nel 1910 e lì spentosi nel 1970 dopo una vita dedicata all’insegnamento nel liceo classico Galvani, trova nella bassa marea di una mattinata estiva la meraviglia dei ricami lasciati dal mare nel territorio da cui si è ritirato. In quei pizzi, in certi riflessi d’arcobaleno che risaltano sulla sabbia ancora pregna d’acqua, nelle pozze dove granchi e conchiglie sono rimasti prigionieri, il poeta scorge un senso superiore che lascia una vaga inquietudine come certe domande cui non siamo in grado di dare una risposta.
Dipinto di Pierre Marcel
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LA FRASE DEL GIORNO
Che differenza c'è tra poesia e prosa? La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po'.
CHARLES BUKOWSKI, Nascita, vita e morte di un giornale underground
Gaetano Arcangeli (Bologna, 19 aprile 1910 – 8 settembre 1970), poeta italiano. Si allontanò via via dall’ermetismo verso toni più lirici e talora satirici. Tra i suoi temi la natura misteriosa e ostile, le memorie dell’infanzia e dell'adolescenza, il ricordo del padre e la solitudine.
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