Otto marzo. È una festa che mi lascia perplesso: come dire che gli altri 364 giorni dell’anno le donne sono invisibili. Come se non fossero lì presenti a vivere insieme, a soffrire con noi e per noi, e spesso a causa nostra. Se la festa è intesa come omaggio alla donna e alla sua grandezza, allora sì, posso condividere.
Se è così, ecco una mimosa virtuale a tutte le lettrici del “Canto delle Sirene”. Mi faccio da parte e lascio la parola a grandi voci di donne.
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ANTONIA POZZI
VOCE DI DONNA
Io nacqui sposa di te soldato.
So che a marce e a guerre
lunghe stagioni ti divelgon da me.
Curva sul focolare aduno bragi,
sopra il tuo letto ho disteso un vessillo -
ma se ti penso all'addiaccio
piove sul mio corpo autunnale
come su un bosco tagliato.
Quando balena il cielo di settembre
e pare un'arma gigantesca sui monti,
salvie rosse mi sbocciano sul cuore;
Che tu mi chiami,
che tu mi usi
con la fiducia che dai alle cose,
come acqua che versi sulle mani
o lana che ti avvolgi intorno al petto.
Sono la scarna siepe del tuo orto
che sta muta a fiorire
sotto convogli di zingare stelle.
(da Parole, 1937)
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PATRIZIA VALDUGA
DONNA BAMBINA MA DI TROPPE BRAME
Donna bambina ma di troppe brame
o donna di dolori e di buriane,
sempre presa da trippe e budellame,
non so uscire dal buio stamane,
dal cavo della mia notte catrame,
tra geli duri e colpi di caldane,
e sollevarmi e via con voglie grame
fingendo quieti, cose lievi e piane,
per i giorni di guerra e bulicame
e per predar le prede piene e vane,
e a vedere come senza esche o trame
poco lega l'amoroso legame...
Oh cuore che mi caschi! Che rimane?
un annientato niente. E ho anche fame.
(da Medicamenta e altri medicamenta, 1989)
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VIVIAN LAMARQUE
AUTORITRATTO
Io uovo di Pasqua
ho carta e carta addosso
un fiocco rosa stretto
cioccolato nero in fronte
pulcini a mille in testa
sto dietro al vetro
con una sorpresa dentro.
(da Una quieta polvere, 1996)
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LA FRASE DEL GIORNO
La donna ha un solo mezzo per superare l’uomo: essere ogni giorno più donna.
ANGEL GANIVET, Cartas finlandesas
Hai riportato testimonianze vere che devono far riflettere.
RispondiEliminaSei un gentiluomo, celebrazione e non festa, concordo.
Grazie mille per questo post da parte mia e credo da parte di tutte le donne.
RispondiEliminaGrazie infinite.
Be', grazie a voi e... auguri
RispondiEliminaMi verrebbe da dire ricambio gli auguri, da persona a persona, tanto sono belle le cose che scegli e offri.
RispondiEliminaUna curiosita': Patrizia Valduga e' bellunese, siamo coetanee, ci conoscevamo anni fa. Lei ha deciso di conservare - chissa' perche'- il cognome del marito (che poi ha lasciato per Raboni di cui e' stata musa ispiratrice)
giro gli auguri alla Musa... anche l'ispirazione è femmina
RispondiEliminaPatrizia Valduga mi piace molto per il suo uso dell'endecasillabo e del sonetto: un'antichità che si fa moderna.
Sono commossa dal tuo sentire, da come riesci ad essere denso ed elegante nell'esporre, son contenta di questa vicinanza!
RispondiEliminaAuguri a te Daniele per gli ampi respiri che sai regalare e di cui godiamo il rimbombo spesso simmetrico.