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lunedì 8 marzo 2010

Voci di donne

 

Otto marzo. È una festa che mi lascia perplesso: come dire che gli altri 364 giorni dell’anno le donne sono invisibili. Come se non fossero lì presenti a vivere insieme, a soffrire con noi e per noi, e spesso a causa nostra. Se la festa è intesa come omaggio alla donna e alla sua grandezza, allora sì, posso condividere.

Se è così, ecco una mimosa virtuale a tutte le lettrici del “Canto delle Sirene”. Mi faccio da parte e lascio la parola a grandi voci di donne.

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ANTONIA POZZI

VOCE DI DONNA

Io nacqui sposa di te soldato.
So che a marce e a guerre
lunghe stagioni ti divelgon da me.

Curva sul focolare aduno bragi,
sopra il tuo letto ho disteso un vessillo -
ma se ti penso all'addiaccio
piove sul mio corpo autunnale
come su un bosco tagliato.

Quando balena il cielo di settembre
e pare un'arma gigantesca sui monti,
salvie rosse mi sbocciano sul cuore;
Che tu mi chiami,
che tu mi usi
con la fiducia che dai alle cose,
come acqua che versi sulle mani
o lana che ti avvolgi intorno al petto.

Sono la scarna siepe del tuo orto
che sta muta a fiorire
sotto convogli di zingare stelle.

(da Parole, 1937)

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PATRIZIA VALDUGA

DONNA BAMBINA MA DI TROPPE BRAME

Donna bambina ma di troppe brame
o donna di dolori e di buriane,
sempre presa da trippe e budellame,
non so uscire dal buio stamane,

dal cavo della mia notte catrame,
tra geli duri e colpi di caldane,
e sollevarmi e via con voglie grame
fingendo quieti, cose lievi e piane,

per i giorni di guerra e bulicame
e per predar le prede piene e vane,
e a vedere come senza esche o trame

poco lega l'amoroso legame...
Oh cuore che mi caschi! Che rimane?
un annientato niente. E ho anche fame.

(da Medicamenta e altri medicamenta, 1989)

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VIVIAN LAMARQUE

AUTORITRATTO

Io uovo di Pasqua
ho carta e carta addosso
un fiocco rosa stretto
cioccolato nero in fronte
pulcini a mille in testa
sto dietro al vetro
con una sorpresa dentro.

(da Una quieta polvere, 1996)

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Esther Ralston in una fotografia di Charles Gates Sheldon

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LA FRASE DEL GIORNO
La donna ha un solo mezzo per superare l’uomo: essere ogni giorno più donna.
ANGEL GANIVET, Cartas finlandesas




Antonia Pozzi (Milano, 13 febbraio 1912 – 3 dicembre 1938), poetessa italiana. Laureatasi in Filologia con una tesi su Flaubert, si tolse la vita dopo una contrastata storia d’amore. Il suo diario poetico Parole fu pubblicato postumo, nel 1939: composto a partire dai diciassette anni, riflette un'amara e inquieta sensibilità in cui si avverte l'influsso della lirica di Rilke.


Patrizia Valduga (Castelfranco Veneto, 20 maggio 1953), poetessa e traduttrice italiana, compagna per ventitré anni del poeta Giovanni Raboni. Ha fondato nel 1988 la rivista mensile Poesia che ha anche diretto per un anno. Nelle sue poesie ripristina in forma rigorosa tutti i generi metrici tradizionali, dal sonetto all'ottava, dalle terzine dantesche alle stanze di ballata.


Lamarque

Vivian Comba Provera Pellegrinelli Lamarque (Tesero, 19 aprile 1946) è una scrittrice, poetessa e traduttrice italiana dal francese. Di origini valdesi, ha insegnato italiano agli stranieri e nei licei. Ha ottenuto il Premio Viareggio, il Premio Montale, il Pen Club e, per le fiabe, il Premio Rodari e il Premio Andersen.




6 commenti:

  1. Hai riportato testimonianze vere che devono far riflettere.
    Sei un gentiluomo, celebrazione e non festa, concordo.

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  2. Grazie mille per questo post da parte mia e credo da parte di tutte le donne.
    Grazie infinite.

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  3. Mi verrebbe da dire ricambio gli auguri, da persona a persona, tanto sono belle le cose che scegli e offri.
    Una curiosita': Patrizia Valduga e' bellunese, siamo coetanee, ci conoscevamo anni fa. Lei ha deciso di conservare - chissa' perche'- il cognome del marito (che poi ha lasciato per Raboni di cui e' stata musa ispiratrice)

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  4. giro gli auguri alla Musa... anche l'ispirazione è femmina

    Patrizia Valduga mi piace molto per il suo uso dell'endecasillabo e del sonetto: un'antichità che si fa moderna.

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  5. Sono commossa dal tuo sentire, da come riesci ad essere denso ed elegante nell'esporre, son contenta di questa vicinanza!
    Auguri a te Daniele per gli ampi respiri che sai regalare e di cui godiamo il rimbombo spesso simmetrico.

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