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domenica 10 gennaio 2010

Ombre di pura luce


DIEGO VALERI

UNA VETTA

Eran disciolti veli di diafana bianchezza,
lievi come respiro, che passavano via,
sfiorando nevi e rocce d’una breve carezza
e subito svanendo nell’azzurra chiaría.

Nebbie del piano ardente, che il gran vento del mare
recava su le vette... Ma nell’ora beata
io sentivo e vedevo angeli trasvolare
su la terra in offerta tutta al cielo levata:

ali ali ali vedevo apparire e sparire
sul mio capo, com’ombre di pura luce, e un canto
divinamente triste mi pareva d’udire
d’ogni parte fluire dentro il silenzio santo...

Oh, l’anima era sopra di sé, sopra la vita,
alta sul suo soffrire, come in un paradiso!
Alta sopra la stessa soavità smarrita
delle tue mani, o amore, posate sul mio viso.

(da Ariele,1924)

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“Ariele, come immagine dell’aria, è proprio lo spirito leggero e trasparente, che aleggia nelle più aerate sue fantasie ed è degna dell’invocazione, che il poeta le rivolge, dicendola tutta chiara come un’acqua sorgiva, fresca e risplendente come la brezza di levante, colorata come la nuvola ardente, tenera come il primo fiore di primavera, gioiosa e lieve come l’anima della rondinella”: così scriveva Carlo Calcaterra di questa raccolta di Diego Valeri. E l’evanescenza e la volatilità di Ariel, personaggio della “Tempesta” di Shakespeare, dominante che attraversa tutta l’opera (tra le altre poesie ci sono titoli come “Stellato”, “Sera”, “Croda rossa” ), appare chiara in questo bozzetto montano: uno spettacolo che eleva l’anima e che è paragonabile solo all’amore.

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Fotografia © Daniele Riva

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LA FRASE DEL GIORNO
La Bellezza, come la Sapienza, ama l'adoratore solitario.
OSCAR WILDE, Il giovane re




Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976), poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all’Università di Padova per oltre vent’anni, tranne nel periodo 1943-45 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico.


2 commenti:

  1. Ricordo che quando facevo le elementari, ero rimasta folgorata da Diego Valeri tanto che ho preteso che mio fratello avesse quel nome, Diego. Grazie per avermi fatto ricordare quella folgorazione.

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  2. è un poeta che apprezzo molto, forse è poco considerato proprio per quel suo lato di poeta da "elementari", ma la sua poetica ha aspetti molto più profondi --> http://cantosirene.blogspot.com/2008/04/diego-valeri.html

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